Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Dic 14, 2017 Redazione Economia, Il resto dell'Italia 0
La Commissione Agricoltura della Camera impegna il Governo Gentiloni sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca approvando la risoluzione M5S con importanti misure per il comparto dove la Puglia si rivela sempre più protagonista nazionale
Le difficoltà economiche che stanno attraversando gli operatori della pesca in seguito all’impennata dei prezzi del carburante e al deterioramento degli stock ittici, unitamente alle perdite in acquacoltura causate da patologie ittiche spesso derivanti da avverse condizioni atmosferiche rendono sempre più urgenti concrete misure strutturali in grado sia di promuovere e favorire l’accesso al credito, sia di introdurre modalità innovative per la gestione dei rischi.
Con questo obiettivo, la Commissione Agricoltura della Camera ha approvato la risoluzione sul FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) del Movimento 5 Stelle, a prima firma Silvia Benedetti, che impegna il Governo ad attuare una serie di misure a sostegno del settore ittico, in particolare: consentire alle aziende del comparto di accedere alle misure assicurative per la pesca, oltre a quelle per l’acquacoltura e usare i finanziamenti anche per le consulenze sulle strategie aziendali e di mercato.
Il fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura, pur rappresentando un quadro normativo importante per l’attivazione di misure volte ad incentivare la stipula di contratti assicurativi, di interventi compensativi e di altre azioni in favore degli eredi diretti dei marittimi imbarcati sulle navi o degli addetti agli impianti di acquacoltura deceduti a seguito di cause di servizio o di affondamento delle unità asservite agli impianti, non è tuttavia sufficiente per fronteggiare le innumerevoli criticità che caratterizzano il comparto.
“Gli strumenti di gestione del rischio, così come avviene per il comparto agricolo, rappresentano senza dubbio la via maestra per la tutela dei redditi degli operatori ed è indispensabile pertanto l’attuazione del regolamento (CE) n. 508/2014 – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Purtroppo, però, nella riformulazione del testo da parte della maggioranza non è stata accolta la parte in cui si chiedeva che per accedere al microcredito non fosse necessaria anche la valutazione economica finanziaria, condizione dunque con cui dovranno fare i conti gli operatori del comparto. è davvero un peccato non aver osato con un atto di coraggio in più, visto che le aziende sono strozzate da richieste di garanzie sempre più inasprite e da misure che di certo non facilitano l’accesso a questi fondi, oggi più che mai vitali per il settore”.
Un settore che in Puglia diviene ogni anno più importante. La pesca, infatti, vede la regione al terzo posto in Italia per quantitativo di catture di specie ittiche che ammontano a ben 26.969 tonnellate (dati 2015) nonché al secondo posto per fatturato sul territorio nazionale pari a circa 145 milioni di euro. Anche sul versante dell’acquacoltura, la Puglia registra dati interessanti: è la regione meridionale con il maggior numero di impianti (8° a livello nazionale) con una produzione pari a 11.568 tonnellate (10.605,2 molluschi; 956,8 pesci e 6 crostacei; dati 2014).
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