Ultimo aggiornamento 15 Febbraio 2019 - 14:37
Nov 18, 2011 Pina D'Errico L'inchiesta 0
ISCHITELLA – La loro tragica sorte risale al 10 dicembre del 2009, quando si spiaggiarono sulle coste di Foce Varano, ma il caso non si è mai chiuso. Si torna a parlare dei sette capodogli arenati in terra garganica, ma questa volta il dibattito non è sulle cause che avrebbero portato questi formidabili nuotatori di alto mare a morire sulla terra ferma. Al centro delle polemiche, infatti, ora c’è il “cimitero” in cui sono stati sepolti.
Il proprietario di quel pezzo di terra, Antonio Marrucchelli, ha lanciato il suo aut aut:“Se entro cinque giorni non mi pagheranno, provvederò a rimuovere i capodogli”. L’imprenditore edile di Cagnano Varano ha aggiunto che provvederà a collocare le carcasse su un terreno di proprietà del comune e addebiterà i costi dell’operazione alle amministrazioni galvaniche. All’epoca Marrucchelli offrì in comodato d’uso, il suo terreno anche perché a smaltire quelle carcasse sarebbe stata la Agritur, la ditta di proprietà del figlio.
Per la rimozione e l’interramento dei capodogli, l’imprenditore ha chiesto 85mila euro a capodoglio per un totale di 600milaeuro. Cifra che il sindaco di Ischitella Piero Colecchia ha definito un’enormità, se paragonata ad un’analoga operazione fatta in Toscana e costata 30mila euro per ogni cetaceo.
Per quell’intervento Marrucchelli finora ha ricevuto 150 mila euro, una somma “più che sufficiente” secondo Piero Colecchia che ha ricordato come i Comuni di Ischitella e Cagnano Varano “né possono e neppure devono essere coinvolti in termini economici in un’operazione di esclusiva competenza e pertinenza dello Stato, soprattutto per mammiferi tutelati da normative internazionali”.
Una diatriba questa che dà l’impressione di non volersi spegnere in tempi brevi considerate le ferme posizioni degli “antagonisti”: da una parte il titolare dell’impresa edile, dall’altra gli amministratori comunali.
Colecchia ha persino fatto notare c’è sempre l’autorità giudiziaria a cui Marrucchelli potrebbe rivolgersi per far valere i propri diritti:
“Si chiuderebbe – ha concluso il primo cittadino di Ischitella – una pagina già ampiamente tragica soprattutto per la morte di sette esemplari di specie in estinzione, e, monito per l’umanità, apparentemente già storia dimenticata”.
Pina D’Errico
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