Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 13, 2015 Redazione Politica 0
Il Consiglio del Ministri approva il decreto per l’election day: alle urne sette regioni e oltre mille comuni.
Non il 10 maggio come inizialmente aveva indicato il premier Matteo Renzi, ma il 31 maggio. A ufficializzarlo con un decreto è il Consiglio dei Ministri che al termine della riunione di ieri sera ha diramato il comunicato.
Il decreto approvato dal Cdm stabilisce che, al fine di consentire lo svolgimento di tutte le consultazioni elettorali in un’unica data (election day), interviene con una norma di flessibilizzazione dell’ arco temporale entro il quale può realizzarsi lo svolgimento sia delle elezioni amministrative che regionali.
La norma di flessibilizzazione nello specifico interviene riguardo alle elezioni regionali che per legge devono avere luogo “non oltre i sessanta giorni successivi al termine del quinquennio”, pertanto entro il 27 maggio 2015, considerando che le elezioni degli organi elettivi regionali si sono svolte domenica 28 marzo 2010. Risultando però impossibile individuare entro questo giorno una data idonea per la coincidenza del primo o secondo turno, viste le festività e le ricorrenze rilevanti ai fini dell’affluenza al voto (Pasqua, Pentecoste, Anniversario della Liberazione, Festa del Lavoro e Adunata annuale degli Alpini), la norma di flessibilizzazione intervenie riguardo alle elezioni regionali stabilendo che l’elezione può svolgersi anche nella prima domenica successiva alla scadenza del predetto termine dei 60 giorni.
La prima domenica utile risulta essere il 31 maggio 2015. Il Consiglio dei Ministri invita quindi le Regioni a voler indire i rinnovi dei Consigli regionali nella stessa data individuata per le elezioni amministrative.
Le Regioni per le quali si andrà alle urne sono: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Puglia. In tutto si tratterà di poco più di 17 milioni di italiani, il cui voto, inevitabilmente, verrà letto in termini di tenuta degli schieramenti e delle alleanze politiche a livello nazionale e del peso del Governo.
I Comuni al voto. Nella stessa giornata di maggio, destinata ad essere election day, si voterà anche per il rinnovo di consigli e sindaci di 1.089 Comuni (il 13,5% del totale dei comuni italiani), tra cui 18 città capoluogo (di cui 2 con meno di 15.000 abitanti).
Nella provincia di Foggia sono 11 i Comuni che dovranno scegliere anche la nuova amministrazione comunale. Si tratta di Accadia, Cagnano Varano, Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Cerignola, Manfredonia, Monteleone di Puglia, Ordona, Rocchetta Sant’Antonio, San Marco in Lamis e San Paolo di Civitate.
La Redazione
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