Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 25, 2016 Redazione Politica 0
Nell’aula consiliare della Regione Puglia sarà esposto il Crocifisso. Chiesto lo scrutinio segreto: 24 sono favorevoli, 14 contrari
Con 24 voti favorevoli e 14 contrari il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a scrutinio segreto la mozione presentata da Domenico Damascelli (FI) relativa alla “Affissione del Crocifisso nella sala consiliare dell’Assemblea legislativa della Regione Puglia”.
L’aula ha espresso solo il voto sulla mozione su cui la discussione generale si era svolta nella precedente seduta. In quella circostanza il presidente dell’assemblea prese atto della mancanza del numero legale che determinò lo scioglimento della seduta.
La mozione fa riferimento in particolare al parere del Consiglio di Stato n. 556 del 2006 secondo cui «si deve pensare al Crocifisso come ad un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili […], che sono poi i valori che delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato. Nel contesto culturale italiano, appare difficile trovare un altro simbolo, in verità, che si presti, più di esso, a farlo» nonché alla sentenza d’appello definitiva della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 18 marzo 2011, che ha accolto il ricorso presentato dall’Italia a favore della presenza del Crocifisso nelle scuole pubbliche, stabilendo che l’esistenza di immagini cristiane nelle aule scolastiche non costituisce certo una “violazione dei diritti umani”, presentandosi come simbolo e segno dal carattere non esclusivamente o unicamente religioso e spirituale ma anche «…identitario […], frutto e simbolo dell’evoluzione storica della comunità italiana e di un’antichissima e ininterrotta tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali».
Di qui l’approvazione a maggioranza della mozione che “esprime la volontà che nella Sala Consiliare dell’Assemblea Legislativa del Consiglio Regionale della Puglia sia affisso il Crocifisso, quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza, tolleranza e rispetto per la Persona”.
Grande soddisfazione per Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, promotore della mozione con cui ha proposto l’esposizione del Crocifisso nell’aula consiliare.
“Finalmente il Crocifisso, metafora universale dei valori di libertà, uguaglianza, tolleranza e rispetto per la Persona, sarà affisso nell’aula del Consiglio regionale della Puglia, sede dell’assemblea legislativa. Con non poca emozione, credo si tratti di un momento dall’importante valore simbolico, in cui la politica riconosce la preminenza di valori alti, vincolanti, in cui il mondo civile si ritrova, a prescindere da ogni confessionalismo”.
Per il capogruppo dei Popolari Napoleone Cera “il voto del Consiglio regionale non è anacronistico ma futuristico perché pone le basi per generare cultura della diversità:
“Togliere simboli non è rispettare gli altri, ma impoverire la propria identità che non è imposizione ma affermazione della propria esistenza”.“Proprio in questa direzione – continua Cera in una nota stampa – sarebbe auspicabile organizzare una giornata del dialogo sul tema della identità religiosa, magari ospitata tra San Giovanni Rotondo e Monte sant’Angelo che hanno esempi di accoglienza e tolleranza tra popoli di diverso credo”.
Favorevole all’affissione del Crocifisso nell’aula consiliare anche l’area popolare del Consiglio regionale della Puglia:
“Il crocifisso rappresenta per noi non solo il simbolo della nostra religione, ma anche e soprattutto della nostra identità di cattolici impegnati in politica, e ispirati nell’azione quotidiana dai valori e dai principi della dottrina sociale della Chiesa” ha commentato in una nota il consigliere regionale Luigi Morgante.
A votare a favore della mozione anche il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo.
“Il voto, com’è noto, era a scrutino segreto, ma non ho alcun problema a rivendicare con forza la mia posizione”. “Sebbene riconosca il senso della laicità delle istituzioni – ha spiegato Longo – ci sono temi nei quali occorre sottolineare la formazione personale e collettiva di ciascuno di noi. E per me l’identità di cattolico e l’applicazione quotidiana di principi che sono alla base della mia esperienza umana è imprescindibile dall’azione che ritengo svolgere esclusivamente a favore della collettività e per uno sviluppo etico, sociale ed economico improntato sui principi dell’uguaglianza e dell’equità, a difesa dei più deboli. La presenza del Crocifisso quindi rappresenta per me uno stimolo costante a seguire concretamente una strada di giustizia, moralità e solidarietà, anche e soprattutto dello svolgimento della mia azione politica e istituzionale”.
Per il capogruppo di FI, Andrea Caroppo, è giunta l’ora che anche lo Statuto della Regione riconosca la radici cristiane del popolo pugliese, “quale espressione de ‘l’umanesimo perenne’ che assegna primato e centralità alla persona – nei suoi diritti, nelle sue libertà e nei suoi doveri”.
“Un gesto che non deve essere un inutile riconoscimento “alla memoria’, un omaggio reso ad un passato poco influente sulle questioni che oggi contano davvero, ma che consenta di trarre dai princìpi le conseguenze in ordine all’elaborazione di normative e prassi amministrative rispettose della dignità della persona umana. In questo senso – ha aggiunto Carroppo – la Commissione VII si appresta a discutere una mia proposta di modifica dello Statuto che mi auguro possa coerentemente riscontrare lo stesso consenso riscontrato oggi dalla nostra proposta”.
La Redazione
Dic 16, 2021 0
Dic 07, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Giu 25, 2021 0
Giu 07, 2021 0
Feb 13, 2021 0
Feb 06, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.