Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
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A Ischitella il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo
E’ giunto nella cittadina garganica stamane, nella giornata del Festa della Repubblica, per sostenere la lista di PRC con candidato sindaco Eustachio Caputo
“Che bello oggi, 2 giugno, essere in questa piazza, tra le bandiere rosse. Perché, anche se è una cosa che tendono a far dimenticare, la democrazia e la Repubblica sono state una conquista in primo luogo dei comunisti”. Ha esordito così stamane Maurizio Acerbo, neo segretario nazionale del Partito di Rifondazione Comunista, giunto a Ischitella per sostenere la lista di PRC con candidato sindaco Eustachio Caputo e per rilanciare l’appello all’unità della sinistra.
Tanti i temi nazionali affrontati da Acerbo durante l’incontro pubblico: dai voucher alle pensioni, dalle privatizzazioni alla precarietà del lavoro, dalla legge “Furfantellum” (così come è stato appellato l’emendamento alla legge elettorale depositato due giorni fa in Commissione Affari costituzionali della Camera da Emanuele Fiano), dalla questione immigrati alla sicurezza, fino ai servizi sanitari nei territori.
“Sono contento di essere qui con voi oggi – ha concluso il segretario nazionale di PRC – spero di tornare e spero che continueremo questo lavoro di ricostruzione non solo di rifondazione comunista ma di una sinistra in Italia degna di questo nome”.
All’incontro, oltre al candidato sindaco Eustachio Caputo, era presente anche il segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, Luciano D’Aiello: “Essere qua è motivo di grande orgoglio” ha detto D’Aiello. “In Provincia di Foggia infatti l’unica lista di sinistra vera e comunista è presente qui a Ischitella. Gli altri partiti non hanno perso un minuto per allearsi con il PD. A Ischitella faremo la storia perché ci sono tutti i presupposti”.
La Redazione
C’è un provocatore ad Ischitella che sta attaccando due liste delle quattro candidate al voto. Un tizio che non ha ne arte ne parte, e non si sa bene di cosa “campa”. La lista che non attacca è quella appoggiata e giostrata da sempre, l’altra invece, ha a che fare con il suo “amorino”. Restano pochi giorni al voto, questo paese deve cambiare. Svegliatevi Ischitellani!