Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Feb 19, 2018 Redazione Politica 0
La candidata alle elezioni del prossimo 4 marzo con INSIEME: “Il patrimonio immobiliare semiabbandonato per un nuovo piano per il diritto alla casa”
“Sbaglia chi pensa ai Monti Dauni sempre e soltanto in termini di spopolamento e abbandono. Questi paesi non sono il nostro passato, sono il nostro futuro”. E’ con queste parole che Maria Emilia De Martinis candidata al Senato alle elezioni del prossimo 4 marzo con INSIEME (la lista sostenuta da Romano Prodi), lancia il FOCUS SUI MONTI DAUNI, che si terrà sabato 24 febbraio alle ore 18 nell’auditorium comunale di Volturino. “Mio padre è volturinese, le mie origini sono lì, a Volturino, uno dei Comuni promossi nella rete d’eccellenza dei Borghi Autentici d’Italia”, ha spiegato Maria Emilia De Martinis. Strade, trasporti, servizi, il lavoro da fare sui piccoli comuni è enorme, ma ne vale la pena, “perché è qui, nell’entroterra, che si concentrano le migliori opportunità di futuro per il Paese, basti pensare ad agricoltura, ambiente, biodiversità e turismo”.
UN GIACIMENTO DI ECCELLENZE. La provincia di Foggia ha ottenuto, in questi anni, 35 certificazioni di qualità ambientale-culturale e turistica, risultando la provincia con la migliore performance di tutta la Puglia. Di quelle 35 certificazioni, 26 sono state ottenute da paesi dei Monti Dauni con i riconoscimenti di Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club, Borghi più belli d’Italia e Borghi Autentici d’Italia.
LA PROPOSTA. “Dobbiamo trasformare i punti di debolezza in nuovi punti di forza”, ha spiegato la candidata di INSIEME. “Questi paesi hanno un patrimonio immobiliare enorme che va solo riqualificato. Dobbiamo rilanciare un programma nazionale per il Diritto alla Casa che incentivi le giovani coppie a vivere nei piccoli comuni. Oltre alla riqualificazione del patrimonio immobiliare semiabbandonato, però, va intrapreso un piano di miglioramento delle strade e dei servizi”.
CUSTODI DI QUALITA’ E VALORI. I Monti Dauni sono un’area che conta 30 comuni (con Lucera, il centro più grande e “Città d’Arte”), 100mila abitanti circa, oltre 500 tra chiese, siti d’interesse comunitario e musei etnografici, 26 marchi di qualità turistico-ambientali. Insieme, i borghi dell’Appennino Dauno forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili prodotta dall’intera Puglia. Più di un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dei Monti Dauni. E’ in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose.
AGRICOLTURA E GREEN ECONOMY. “Noi di INSIEME siamo fermamente convinti che dall’agricoltura, e dall’integrazione del comparto primario con gli altri settori della green economy, passi il futuro non solo di queste comunità ma dell’intero Paese. La biodiversità dei prodotti agricoli è già un valore aggiunto, lo dimostra la spettacolare scalata di un vitigno autoctono come il Nero di Troia. E’ questa la strada giusta”, ha concluso Maria Emilia De Martinis.
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