Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mag 12, 2018 Redazione Politica 0
Approvato il Piano Urbanistico Generale, lo strumento urbanistico atteso da 44 anni. Sostenibilità totale, meno cemento e più riqualificazione, nuovi parcheggi e aree verdi. Servizi per centro storico e frazioni, linee guida per la nascita di nuove attività produttive
VICO DEL GARGANO (Fg) – L’ultimo strumento urbanistico vigente per Vico del Gargano risaliva al 1974, vale a dire a 44 anni fa. Giovedì 10 maggio 2018, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo PUG, Piano Urbanistico Generale.
“Avevo promesso che avrei continuato il lavoro iniziato 10 anni fa dal sindaco Luigi Damiani e così è stato: oggi, dopo un lavoro poderoso, complesso e estremamente attento, condotto e condiviso con l’assessore all’Urbanistica Massimo Fiorentino e gli uffici comunali competenti, in un continuo confronto con gli attori sociali, culturali e imprenditoriali della città, siamo riusciti a centrare un risultato che segna una svolta storica per il futuro della città e di tutto l’ampio territorio di Vico del Gargano”, ha dichiarato il sindaco Michele Sementino, esprimendo tutta la sua soddisfazione. “E’ un risultato storico che è stato reso possibile grazie a tutti i componenti della maggioranza, capaci di sostenere e condividere con coerenza e impegno tutto l’iter con un unico obiettivo: l’interesse della collettività”.
La città plurale: borgo, campagna, mari e monti. Quali saranno le conseguenze pratiche, concrete, dell’approvazione del nuovo PUG? Una su tutte: d’ora in poi, Vico del Gargano – con il suo vasto territorio che comprende borgo, aree rurali, San Menaio e Calenella oltre alla Foresta Umbra – ha uno strumento di programmazione che ha analizzato a fondo esigenze, problematiche e potenzialità per affrontarle strutturalmente, dando uno sbocco e una direzione certa allo sviluppo. “E’ una svolta”, dichiara Sementino. “Abbiamo il PUG più innovativo e moderno di tutta la Capitanata”. Il criterio di fondo che ha ispirato tutto il Piano è quello di affrontare organicamente le necessità della città plurale capace letteralmente di offrire mari e monti, oltre a un borgo e a zone rurali di grandissimo pregio.
Il centro storico e le aree di espansione. Nel centro storico, il PUG dà l’avvio al completamento dei servizi che valorizzeranno anche le abitazioni più vecchie, agevolando le opere di recupero degli stabili e il loro possibile utilizzo per incrementare la ricettività del borgo. Nei quartieri più recenti, il Piano prevede l’implementazione delle reti tecnologiche e telematiche, l’incremento delle zone di verde attrezzato. Nelle aree individuate per la realizzazione di nuove costruzioni, il principio della perequazione prevede che i privati ricambino la possibilità di costruire con la messa in opera di parcheggi, piazze, spazi verdi e servizi a vantaggio di tutta la collettività. “Il filo conduttore del PUG è la sostenibilità, la priorità al recupero e all’utilizzo di materiali ecocompatibili”, spiega Sementino. “Il territorio è un bene prezioso e non va cementificato, questo significa che la realizzazione dei parcheggi, sia a Vico che a San Menaio e Calenella, rispetterà alla lettera l’identità originaria dei luoghi e la loro bellezza”, aggiunge il sindaco.
San Menaio e Calenella. Nelle frazioni balneari di Vico, facendo propri naturalmente tutti i vincoli a tutela contemplati da leggi e regolamenti, il PUG dà sbocco a nuove opere che completino gli interventi messi in atto in questi anni. Anche in questo caso, i parcheggi tanto attesi, la possibilità di nuove strutture alberghiere e il recupero di standard urbanistici sono gli elementi che favoriranno da un lato un generale miglioramento della qualità della vita dei residenti, con l’incremento della dotazione di servizi, dall’altro incentivare lo sviluppo e l’iniziativa delle attività produttive. Per San Menaio e Calenella, il PUG affronta strutturalmente le questioni attinenti i collegamenti, il trasporto pubblico e gli spazi per aggregazione e attività produttive.
1800 giorni di futuro, giorno per giorno. “Non è stato un lavoro facile, abbiamo dovuto raccordarci via via con la modifica delle normative, i cambiamenti apportati dal Piano Paesaggistico della Regione Puglia, l’evoluzione di problematiche e opportunità”, spiega Sementino. “Siamo orgogliosi di avere dotato Vico del Gargano di quella che, a tutti gli effetti, è la nuova mappatura del futuro della città e del suo territorio”.
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