Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mag 28, 2018 Redazione Politica 0
Dati alla mano, il consigliere della maggioranza Giuseppe Merolla risponde alle contestazioni mosse dalle forze di opposizione contro il bilancio di previsione approvato lo scorso 11 maggio
Dopo le critiche alzate dalle forze di opposizione di Ischitella contro lo schema di bilancio di previsione approvato lo scorso 11 maggio, con il parere sfavorevole del Revisore dei Conti e con la diffida di legittimità dei consiglieri di minoranza, a partire dal gruppo Consiliare “Uniti per Ischitella” guidato dal consigliere Giuseppe D’Errico, interviene il consigliere di maggioranza Giuseppe Merolla.
Il capogruppo del Movimento Civico Ischitella Libera, con una nota, riporta le osservazioni mosse dalla Corte dei Conti al Comune di Ischitella il 2 maggio 2018 relativamente ai rendiconti del 2014, 2015 e 2016, ovvero durante l’amministrazione guidata dal sindaco Colecchia e dal vicesindaco Giuseppe D’Errico.
Al punto 1 del documento si fa rilevare come il Comune di Ischitella abbia approvato il rendiconto sistematicamente oltre i termini stabiliti dalla legge (30 aprile). “Praticamente – fa notare Merolla – hanno fatto esattamente quello che la vecchia amministrazione, compreso il D’Errico e tutta la loro corte di amici ci rimproverano. Ma si sa, è gente dalla memoria corta”.
Al punto 8 del documento la Corte dei Conti segnala come nel questionario 2014 (amministrazione Colecchia -D’Errico, n.d.r.), tabella 1.3, «vengono indicate entrate per ‘canoni usi civici’ per 65 mila euro. Si illustri la questione – segnala la Corte dei Conti – e si indichi in base a quale titolo giuridico la predetta somma è stata accertata e se il suddetto importo è stato interamente riscosso».
Al punto 11 del documento si segnala invece che il questionario 2015, riporta che «non è stata effettuata la prevista eliminazione dei crediti riconosciuti inesigibili». “In pratica – spiega Merolla – nell’amministrazione Colecchia -D’Errico hanno lasciato in bilancio crediti che non possono essere incassati. Molto probabilmente con l’intento di non far affiorare il passivo”.
Al punto 13 la Corte imputa all’amministrazione Colecchia – D’Errico che nel «2014 non risulta svolta alcuna attività dell’evasione tributaria». “Molto probabilmente D’Errico e company hanno dimenticato anche questo” commenta Merolla. “Hanno dimenticato che grazie a loro oggi i cittadini devono far fronte a somme superiori a quelle che avrebbero dovuto dare perché l’amministrazione Colecchia e D’Errico, da buone cicale, non facevano la guerra agli evasori confidando nei crediti inesigibili per il pareggio del bilancio”.
“Tutto questo, proprio mentre governava D’Errico” precisa il cosngiliere di maggioranza. “Lo stesso D’Errico che si è indignato nell’ultimo consiglio di approvazione del bilancio. Ha fatto bene ad indignarsi”.
Infine “il punto 21 del documento della Corte dei Conti – secondo Merolla – fa emergere l’ipocrisia dei detrattori che oggi imputano all’amministrazione Guerra la mancata rinuncia alla indennità previste per legge”. Infatti, qui si legge che durante l’amministrazione Colecchia – D’Errico «la maggiore spesa si riferisce a quella per missioni e per consulenza».
“Ma và! Che sorpresa” commenta il consigliere di Ischitella Libera che invita i cittadini a scoprire le ulteriori violazioni indicate nel documento della Corte dei Conti. “Queste sono le verità, le bugie le lasciamo ai faccendieri e i buffoni di corte”.
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