Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mag 28, 2018 Redazione Politica 1
Il Meetup Ischitella 5 Stelle accetta l’invito a prendere parte alla decisione di impugnare la delibera di Consiglio Comunale di approvazione del bilancio 2018. ma rilancia con un buon proposito
Continuano a Ischitella i malumori delle forze politiche di opposizione dopo l’approvazione del bilancio di previsione. Alle contestazioni dei gruppi consiliari “Uniti per Ischitella“, guidato da Giuseppe D’Errico, e “Cambiamenti“, rappresentato da Leonardo La Malva, e a quelle espresse dalla sezione locale del Partito della Rifondazione Comunista, si aggiungono anche le critiche del Meetup Ischitella 5 Stelle.
“Allo scadere del primo anno di mandato dell’attuale amministrazione Guerra – dichiarano in una nota gli attivisti pentastellati di Ischitella – ci siamo ritrovati in una situazione di stallo dove anche i pensieri fanno fatica a prendere un senso logico, dato che le continue sorprese che quest’ amministrazione sta producendo con i fatti, lasciano al quanto perplessi. Un anno è passato dunque, e sono già lontani anni luce i venti di entusiasmo che pervadevano le strade del nostro piccolo paese, forse perché le parole sono andate oltre le reali problematiche che si sarebbe dovuto già essere a conoscenza e alcune di queste sono state volutamente ignorate”.
“Ad oggi siamo stati invitati dal consigliere D’Errico, a prendere parte alla decisione di impugnare una situazione – grottescamente servita su un piatto d’argento, relativa alla maldestra approvazione di un bilancio di previsione già di per sé poco incoraggiante. Abbiamo potuto rilevare nella parte strategica di quest’atto, la mancanza di un piano serio di prospettiva e di investimento nel futuro in quanto le cifre assegnate ai vari capitoli di programmazione danno l’impressione di un perdurare della situazione attuale. (Basti pensare ai 3000 euro assegnati alla voce turismo)”.
“Crediamo che sia giunto il momento di comunicare direttamente la situazione della politica paesana, che è stata messa in atto fino ad oggi. Chiediamo ai nostri concittadini di non guardarsi intorno, di non farsi domande sul perché le stesse pietre, strade ed angoli della nostra cittadina sembrano mostrare una certa stanchezza per chi, salendo sul palco, reclama la responsabilità (sempre disattesa negli ultimi trent’anni) di guidare una comunità che nel corso del tempo si è sempre più depressa. Se sapeste che a salire su quel palco è gente che in realtà non ha la benché minima idea di cosa dirvi e se conosceste lo squallore che avviene nei mesi precedenti le elezioni, i seggi sarebbero deserti. Non chiedetevi perché, guardando il panorama da via Aldo Moro, non riuscite a spiegare a voi stessi come mai negli ultimi trent’anni non si sia riusciti a risolvere uno straccio di problema, ad incentivare l’utilizzo di fondi comunitari a fini produttivi a creare lavoro e prospettive vere che non fossero legate a futili promesse che ogni anno, puntualmente tutti noi ci ritroviamo a pagare”.
“Il vecchio ed il nuovo vecchio si incontrano nel 2018, in un’orgia di buoni propositi, atti legali e, fatto ancora più grave, mancanza di idee e di prospettive: come sarà Ischitella fra 5, 10 o 15 anni? Come sarà composta la sua comunità? Prendendo come esempio le parole rilasciate dalla giornalista Milena Gabanelli, in risposta a chi gli chiedeva cos’ avesse capito della politica nei suoi anni di giornalismo, lei con un certo senso di rammarico affermava che “i politici agiscono come se il paese non fosse una cosa che li appartenesse”. Se a livello nazionale, questo fatto è mitigato dalla distanza istituzionale che c’è tra Roma e le piccole comunità come la nostra; a livello locale, avviene un vero e proprio tradimento delle persone, le stesse alle quali ogni mattina rivolgiamo il nostro saluto.
“Non vi sorprendete se pagate moltissimo per la TARI. Nel maggio 2016, fu fatto presente – con tanto di resoconto di spesa di tutti gli anni in cui abbiamo introdotto la raccolta differenziata – che il sistema così com’era concepito poteva andare avanti per poco tempo, ma che si sarebbe dovuto procedere in maniera tempestiva per far gestire a 360° tutto il processo di recupero dei materiali direttamente al nostro ente, che, addirittura, ne avrebbe tratto lui stesso profitti. Ma si sa, nella vita bisogna far parte del “giro” giusto per esser preso in considerazione e nel frattempo, siamo stati costretti a constatare che se non fai parte della “giro” giusto, le tue sono parole buttate al vento. Intanto Vieste, si trova a festeggiare per l’imminente ammissione a finanziamento di un centro raccolta rifiuti, punto cardine di una strategia di sfruttamento di un semplice sacchetto o bottiglia di plastica, che noi cittadini differenziamo e che una volta messi fuori la porta diventano per legge di proprietà esclusiva del comune. Evidentemente è meglio pagare per disfarsi di una cosa che è di tua proprietà. Cari concittadini, per vedere effettivamente un miglioramento delle vostre bollette, dovrete aspettare dunque che una “cricca” a caso, abbia un interesse economico in quel settore altrimenti dovrete aspettare ancora molto tempo prima di vedere un miglioramento effettivo”.
“Potremmo fare mille altri esempi, ma fermiamoci sulla risposta all’invito del consigliere d’opposizione. Come gruppo di cittadini attivi e di opposizione non al sindaco di turno, ma ad un intero modo di fare politica, non solo accettiamo l’invito alla discussione ma rilanciamo con un buon proposito (sapete, quell’effetto di speranza citato prima è difficile tenerlo a bada)”.
“Si potrebbe sfruttare quest’incontro per agire tutti insieme come forza propositiva di idee, creare un tavolo di discussione serio sui temi più importanti da risolvere, una volta per tutte, e partecipare tutti insieme per ricreare un senso di comunità ormai fin troppo lacerato da conflitti e personalismi. Per una piccola realtà come la nostra, sarebbe più opportuno mettere da parte l’ego che ci ha portati alla situazione attuale e iniziare davvero a prendersi le dovute responsabilità per il futuro di questo paese. L’alternativa invece non lascia speranze e non ci pare (se abbiamo conosciuto bene il richiedente o chi per lui) che discutere di scelte sia molto proficuo. In fondo D’Errico o chi per lui, si sono fatti conoscere come persone che una volta presa una decisione, difficilmente ascoltano i pareri degli altri, figuratevi di un gruppo di persone che non siede nemmeno all’interno del consiglio comunale e che cosa più importante (per loro) non si sa nemmeno di quanti voti dispongano. In realtà, senza prenderci in giro, il D’Errico non ha bisogno del benestare di nessuno, per fare qualcosa di cui, tra l’altro, ha preso già informazioni e sarà suo e di chi appoggerà l’atto legale (politicamente corretto) l’onere di spiegare alla popolazione, il ritorno di una gestione commissariale. La mera vendetta sarà allora servita e le occasioni per il nostro paese andranno tutte quante in fumo”.
“Vorremmo ricordare che rispetto alla caduta dell’amministrazione Colecchia, ci troviamo nel bel mezzo della programmazione europea 2014 – 2020, con opportunità che si presentano giornalmente. Si potrebbe obbiettare che queste opportunità non vengono sfruttate dall’attuale amministrazione, né per volontà propria né su pressione delle opposizioni interne ed esterne e allora chiediamo un atto di coraggio nei confronti di un intero paese, affermando di aver fallito tutti”.
“Ci dispiace, non possiamo fare da cuscino, quando non si è mai cercato di intraprendere strade diverse, quando si è fatto sempre finta di ascoltare (e questo è riferito a tutte le forze politiche) di sorridere per poi voltarsi dall’altra parte e non produrre uno straccio di iniziativa che sia stata promossa insieme o divisi e questo oltre ad essere grave è anche molto triste. Nessuno si senta offeso – conclude il Meetup 5 Stelle di Ischitella – ma crediamo che un bagno d’umiltà ed un mea culpa per la mancanza di prospettive che abbiamo regalato ai nostri concittadini, sia doveroso. Diamo disponibilità a partecipare all’ incontro nella speranza di arrivare a qualcosa di proficuo non per chi ci sta amministrando ma per tutti noi”.
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…”una comunità che nel corso del tempo si è sempre più depressa”… Qualcuno ricordi al consigliere d’errico che è stato capostipite di questo sfacelo e con l’amico colecchia hanno rovinato per sempre questo paese. Si son fatti i palazzi, irregolarmente costruiti e con il resto delle idee hanno inguaiato le amministrazioni future! jatv a muccià!