Ultimo aggiornamento 24 Febbraio 2021 - 15:49
Mar 14, 2019 Redazione Politica 0
La deputata pentastellata: “Grave danno alla fauna ed alla flora marina, che si riflette anche sul turismo della zona, nonché sulle casse degli enti locali e dei cittadini, che a loro spese devono provvedere alla loro rimozione”.
Arriva all’attenzione del Parlamento la questione dell’abbandono in mare delle “reste”, ovvero quelle calze in rete di plastica utilizzate per la coltivazione dei mitili. Una problematica che da anni affligge le coste del Gargano e non solo e che rappresenta un grave pericolo per la salute del mare e per lo sviluppo dell’economia turistica della Puglia.
Ad accendere i riflettori sull’argomento è la parlamentare 5 stelle, Marialuisa Faro, con un intervento di fine seduta tenuto alla Camera dei Deputati durante la seduta pomeridiana del 13 marzo 2019.
“Alla vigilia di ogni stagione estiva coloro che scelgono le spiagge del Gargano per trascorrere le vacanze sono costretti a fare i conti con le cosiddette calze ovvero i retini utilizzati per la mitilicoltura” ha affermato la deputata pugliese. “Migliaia di retini ed altri rifiuti speciali restano arenati sulle spiagge del Gargano fino ad arrivare alla zona di Torre Mileto dove da poco la Regione Puglia ha deliberato alcuni siti di interesse comunitario per la tutela degli habitat marini. Ed è proprio con riferimento agli habitat marini che questo problema desta preoccupazioni, perché l’abbandono spregiudicato di questi retini in mare ha determinato un grave danno alla fauna ed alla flora marina, che si riflette anche sul turismo della zona, nonché sulle casse degli enti locali e dei cittadini, che a loro spese devono provvedere alla loro rimozione”.
“Questa è diventata una vera e propria emergenza – ha continuato la parlamentare pentastellatA – che va rappresentata e posta all’attenzione del Governo nazionale e del Parlamento europeo. Maggiori controlli vanno garantiti per la tutela dei nostri mari, per la tutela della salute dei cittadini”.
“Per questo – ha anticipato la deputata – proporrò nel prossimo provvedimento, appena comunicato, ovvero il “decreto salva mare”, delle possibili soluzioni, che si aggiungeranno alle attuali normative europee e nazionali, affinché diminuisca la dispersione incontrollata delle cosiddette “retine”, causata principalmente da coloro che non rispettano le pratiche per limitarne la perdita e l’abbandono”.
“Intanto – ha concluso Marialuisa Faro – chiedo maggiori controlli sulle coste, affinché chi si macchia di questo reato venga punito come previsto dalla legge. Concludendo, Presidente, l’ambiente viene prima di tutto, perché da esso dipende lo sviluppo economico sostenibile in grado di preservare anche la vivibilità per chi in quei territori ha scelto di vivere tutto l’anno”.
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