“Il male che non ti aspetti”: in memoria del maresciallo Di Gennaro

Apr 17, 2019 Redazione Resto Indignato 0

“Maresciallo Vincenzo Di Gennaro, grazie, anche se non ti conoscevo, grazie”

Riceviamo e pubblichiamo il testo scritto da una cittadina del Gargano in memoria del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, il carabiniere ucciso lo scorso 13 aprile a Cagnano Varano.

In memoria del Maresciallo Vincenzo Di Gennaro
(ovvero il male che non ti aspetti)

Una mattina come tante. Di una primavera anomala, un po’ inglese, dunque.
I gesti di ogni giorno.
Le abitudini e la consuetudine.
Il solito giro di pattuglia.
Le parole scambiate tra colleghi…
Improvvisa, inaspettata, deflagra la violenza.
E squarcia e insanguina. Un buco nero. Terribile.
Il male che non ti aspetti…
Maresciallo, ti sei fidato perché il bene sa fidarsi, hai abbassato il finestrino e il male ti ha aggredito, senza neanche concederti il tempo di difenderti.
Sei passato a un luogo sicuramente migliore in pochi attimi…
Pochi secondi per chiudere materialmente un’esistenza.
Ma non per bloccarla spiritualmente.
Perché è vero che la morte interrompe e fa dolere tanto e tanto il cuore, però la tua ci redime tutti.
Chi ha sparato per ammazzare ha ucciso solo un corpo, non l’uomo e la sua dignità.
Perciò Vincenzo continuerai a vivere in ognuno di noi, in quanto eletto.
Appartenente cioè alla schiera di coloro che restano indelebilmente fissati nella memoria del mondo.
Il male, quello con la emme maiuscola, distrugge se stesso prima di chi lo riceve.
Maresciallo Vincenzo Di Gennaro, grazie, anche se non ti conoscevo, grazie.
A te e a tutti quelli che difendono la legalità, quindi il bene comune, rischiando quotidianamente la vita.
Ciao, Vincenzo.
Non dimenticheremo che è il cuore dell’uomo che deve cambiare.
Tu ce lo hai insegnato, abbassando, genuino, il vetro di un finestrino, una mattina di Aprile…