Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 06, 2012 Redazione Salute 0
Incubi notturni o disturbi da stress post-traumatici? Uno studio dimostra che il farmaco in grado di contrastarli è sotto gli occhi di tutti. Il suo nome, Prazosina, è già noto, infatti, a chi soffre di ipertensione perché è utilizzato per regolare la pressione arteriosa.
La scoperta arriva dai ricercatori americani della Mayo Clinic di Rochester, coordinati da Simon Kung. I risultati di questa promettente ricerca sono stati presentati durante il 20° Congresso Europeo di Psichiatria, conclusosi oggi a Praga.
A dimostrazione dell’effetto positivo della Prazosina sulle persone che vivono situazioni di stress, soprattutto dopo un evento tragico al punto da essere tormentati da incubi notturni o risvegli improvvisi durante il sonno, c’erano già alcuni studi, 12 per la precisione. Gli scienziati della Mayo però sono andati più a fondo e hanno riscontrato un buon livello di tolleranza del farmaco nei soggetti campione. Non solo, è stato rilevato che quando veniva interrotta la somministrazione del farmaco, i soggetti iniziavano a soffrire di incubi per molte notti.
Dietro questo duplice effetto benefico del farmaco, secondo gli studiosi, ci sarebbe una caratteristica precisa: la Prazosina riuscirebbe a bloccare i recettori chimici della norepinefrina nel sistema nervoso centrale, recettori che risultano iper-stimolati nei soggetti affetti da stress post-traumatico.
Il disturbo di PST (dall’inglese post-traumatic stress) deriva da un evento traumatico che la persona ha vissuto direttamente, o a cui ha assistito, e che ha implicato morte, minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri. Uno dei suoi angoscianti effetti può essere l’esperienza di incubi che possono avere conseguenze gravi, fino a determinare pensieri suicidi e abuso di alcol o sostanze stupefacenti.
Grazie però ai bassi effetti collaterali riportati in questi studi, l’uso della Prazosina, come ha spiegato Kung, potrebbe essere esteso anche ai casi di PST non dovuti a incubi. In più è un farmaco che può entrare rapidamente in commercio, addirittura entro pochi giorni.
“Non ci sono a disposizione molti farmaci per questo tipo di trattamenti – ha precisato Kung che ha definito il farmaco “l’unica promessa di un certo rilievo scovata da un po’ di tempo a questa parte”.
La Redazione
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