Ultimo aggiornamento 22 Febbraio 2019 - 11:55
Gen 29, 2014 Redazione Salute 0
Con consenso unanime del Consiglio regionale della Puglia, passa la proposta di legge, presentata dal gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, che permetterà in Puglia l’utilizzo di modiche quantità di cannabis a scopo terapeutico. Ora si richiede l’autorizzazione alla coltivazione della marijuana direttamente sul territorio.
In sette articoli il testo di legge regolamenta e disciplina l’utilizzo di farmaci cannabinoidi fin dal piano terapeutico predisposto dal medico specialista del servizio sanitario regionale. Il trattamento potrà essere esercitato sia in ambito ospedaliero pubblico (o privato accreditato) sia in ambito domiciliare. La Regione avrà il compito di monitorare che tutto si svolga come previsto dalla legge, mentre la Giunta regionale dovrà emanare, entro una settimana, indirizzi attuativi della legge per garantire l’omogeneità nell’erogazione dei farmaci.
L’esito del Consiglio regionale pugliese, che ha recepito il decreto ministeriale del 2007 allineandosi con quanto già deliberato da diverse altre Regioni come Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto, non è che il primo passo verso un traguardo molto più difficile. Il prossimo passo, infatti, più importante, che la Regione Puglia potrebbe compiere sarà quello di richiedere al ministero l’autorizzazione a coltivare la cannabis sul territorio, una soluzione che abbatterebbe i costi ancora elevati d’importazione (al momento, l’unico farmaco distribuito in Italia è prodotto in Olanda ad un costo proibitivo: 40 euro al grammo a fronte di una somministrazione giornaliera di 2-3 grammi a paziente).
E se il ministero della Salute darà il suo assenso al piano che la Regione sta stilando insieme alle facoltà universitarie di Medicina, Agraria, Chimica e Farmacologia, per avviare vere e proprie piantagioni controllate, potrebbero nascere proprio in Puglia, a Racale per la precisione, in provincia di Lecce, le prime coltivazioni autorizzate di cannabis per esclusivo uso terapeutico. Il progetto, già all’attenzione della Regione, è dell’associazione “Lapiantiamo”, un’organizzazione voluta da alcune persone malate di Sclerosi Laterale Amiotrofica, capitanata da Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri.
La Redazione
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