Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 17, 2015 Redazione Salute 0
Presentato il piano di riordino della rete assistenziale. Dal Gargano al Salento 27 nuovi presidi territoriali di assistenza: piccoli ospedali e posti letto triplicati.
Il regolamento approvato dalla giunta regionale pugliese lo scorso 11 marzo ha introdotto importanti novità in materia di organizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale. La delibera è stata presentata oggi a Bari dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia.
La principale novità riguarda i nuovi 27 Pta (presidi territoriali di assistenza) che entreranno in funzione da qui ai prossimi mesi. Si tratta di strutture nate dalla riconversione degli ospedali che sono stati dismessi, tra il 2010 e il 2013, a seguito del Piano di rientro. Saranno questi ora i centri nevralgici dell’assistenza sanitaria territoriale consentendo la concentrazione di molti servizi distrettuali, sia per la diagnostica specialistica che per le cure ambulatoriali, allo scopo di realizzare una copertura assistenziale nell’arco delle 12 e delle 24 ore.
Ogni Presidio territoriale di assistenza avrà una conformazione particolare, come prevede la delibera di giunta regionale approvata l’11 marzo. Vi potranno trovare posto, infatti, ospedali di comunità (gestiti dai medici di famiglia per ricoveri di 24 ore), attività medica di base (dottori che riuniscono i propri studi in un unico luogo), assistenza specialistica di base e di diagnostica (per specialisti dell’Asl o macchine per radiografie, eco, tac, eccetera), punti di primo intervento (postazione 118), consultori, attività di riabilitazione, attività di prevenzione (vaccinazioni, medicina legale e fiscale), servizi a gestione ospedaliera (posti rene), accesso unico alle cure (CUP, accesso unico al sistema, gestione e presa in carico delle dimissioni protette, UVM), attività amministrativa distrettuale.
I Presidi territoriali di assistenza saranno insomma strutture di riferimento distrettuale a cui i cittadini devono rivolgersi per chiedere e ottenere risposte alla gran parte delle domande di salute e di prestazioni sanitarie più ricorrenti, che troppo spesso hanno continuato a gravare sulle strutture ospedaliere, compromettendone l’efficienza e l’efficacia rispetto alle cure più complesse.
Posti letto triplicati. Dal Gargano al Salento, sono decine gli interventi di potenziamento dei presidi territoriali tutti finalizzati ad aumentare i posti letto. All’interno di alcuni PTA potranno trovare posto anche posti letto per persone gravemente non autosufficienti (si chiameranno in tal caso Rsa-R1 ovvero residenze sanitarie assistenziali) ma che non è opportuno tenere in ospedale. I posti letto di queste strutture passeranno dagli attuali 445 a 1.245.
Per quasi tutti i PTA individuati sono stati da tempo autorizzati importanti investimenti e le Asl referenti hanno attivato cantieri e procedure di gara per l’acquisizione delle tecnologie:
“Mezzo miliardo d’investimenti fatti ed altri 60 milioni di euro in pista per la trasformazione dell’organizzazione della sanità pugliese, per liberarci – ha spiegato Vendola – dalla concezione dell’ospedale sotto casa. I cittadini hanno diritto ad avere servizi socio-assistenziali che vadano dalla rete consultoriale a quella per l’assistenza alle persone con dipendenze patologiche, che si occupi seriamente di psichiatria”.
Diversi i comuni della provincia di Foggia interessati dagli interventi già finanziati e in fase di realizzazione per i 27 nuovi PTA.
A Torremaggiore è previsto l’adeguamento dell’ex presidio ospedaliero per la realizzazione del poliambulatorio specialistico: la Regione Puglia ha elargito un milione di euro di finanziamento.
A San Marco in Lamis è invece programma il potenziamento e la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale (un milione di finanziamento), mentre 600 mila euro serviranno per l’acquisto di attrezzature tecnologiche per il poliambulatorio.
A Cagnano Varano, Carpino e Ischitella saranno realizzate tre elisuperfici per l’emergenza-urgenza del 118 (300 mila euro).
Nei comuni costieri del Gargano, da Rodi, a Peschici e Vieste il Piano della Regione Puglia prevede il potenziamento del servizio di elisoccorso (2 milioni di euro).
Per Monte Sant’Angelo sono stati stanziati un milione di euro per il potenziamento e la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale.
A Vico del Gargano sarà potenziata la struttura sanitaria con un investimento di ben 2 milioni e mezzo di euro, e saranno trasferite anche due autoambulanze attrezzate per la rianimazione.
A Troia sarà realizzata una nuova struttura sanitaria per prestazioni terapeutico-riabilitative (700 mila euro), mentre ad Accadia è previsto un nuovo poliambulatorio attrezzato per servizi distrettuali (2 milioni e mezzo).
Nell’Asl di Foggia inoltre il presidio territoriale di Torremaggiore passerà da 28 a 54 posti letto, San Marco in Lamis da 28 a 60 mentre Monte Sant’Angelo raddoppia e va da 60 a 112. Aumenti di posti anche per Vico del Gargano, Sannicandro Garganico e Troia-Accadia.
La Redazione
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