Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 21, 2017 Redazione Salute 0
A pochi giorni dal Consiglio regionale monotematico sulla sanità in Puglia, il presidente del Comitato per il PPI di Vieste prova nuovamente a richiamare l’attenzione di Emiliano sulle criticità che persistono nel territorio garganico
A pochi giorni dal Consiglio regionale monotematico sulla sanità in Puglia, mentre il governatore della Regione definisce il sistema sanitario pugliese tra i migliori esistenti in Italia da Roma in giù, il Presidente del Comitato Pro Mantenimento e Potenziamento del Punto di Primo Intervento di Vieste, l’ avv. Vincenzo Disanti prova nuovamente a richiamare l’attenzione di Emiliano sulle criticità che persistono nel territorio garganico.
Con una lettera pubblica indirizzata oltre che al Presidente della regione con delega alla Sanità, al Direttore Dipartimento Sanità Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti, al Direttore ASL di Foggia, Vito Piazzola, e al Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto Sanitario Gargano n.53, Giuseppe Nobiletti, Disanti chiede di voler analizzare quanto emerso dall’incontro pubblico sulla Sanità nel Gargano tenutosi lo scorso 12 novembre a Vieste sulla prevista conversione dei P.P.I. di Vieste e Vico del Gargano in P.P.I.T. ovvero postazioni medicalizzate di 118.
“Il Piano di riordino sanitario regionale – scrive l’avvocato – già bocciato sia dalla maggioranza che dalla minoranza in seno alla Commissione Sanità, preoccupa non poco le popolazioni garganiche tanto che nella sola Vieste lo scrivente Comitato ha raccolto ben 2.000 firme di cittadini in disappunto con un piano che sembra di fatto depotenziare il sistema sanitario locale”.
Il territorio garganico, precisa il Presidente del Comitato, “già carente di collegamenti viari tanto da ottenere per stessa ammissione della Regione Puglia lo “status di disagiato“, necessita di particolare attenzione secondo quanto previsto dal D.M. 70 del 2015 tanto che spetterebbe alla nostra cittadinanza un ‘Ospedale di Comunità’”.
“Non capiamo quindi – fa notare Disanti – perchè la Regione Puglia, senza aver sentito i territori e senza aver ascoltato gli operatori del settore sanitario, ha ormai inteso convertire definitivamente i Punti di Primo Intervento di Vieste e Vico del Gargano, nonostante le 16.000 prestazioni che ogni anno i due P.P.I. assolvono e non comprendiamo come mai i nostri Sindaci non si oppongano al piano e disertano incontri o dibattiti pubblici anzichè chiedere la deroga al piano di riordino sanitario regionale che ci spetta di diritto.
Si segnala inoltre a Vieste la grave carenza e/o assenza di specialisti e altre figure professionali e di prestazioni diagnostiche di seguito riportate:
– ginecologia;
– neuropsichiatria infantile;
– allergologia;
– urologia e uroflussometria;
– sala gessi;
– medicina interna;
– la radiologia effettua prestazioni solo dal lunedì al venerdì e solo di mattina lasciando scoperti tutti – i pomeriggi, nonché il sabato e la domenica per tutta la giornata e non effettua ecografie nonostante – i numerosi ecografi inutilizzati in possesso del distretto;
– il numero degli igienisti è stato ridotto da due ad uno;
– lista d’attesa di quattro mesi per l’ecocolordoppler vasi sanguigni;
– lista d’attesa di sei mesi per diabetologia;
– l’oculista non può effettuare l’esame del campo visivo perchè carente della strumentazione;
– neurologia;
– il dentista effettua solo estrazioni in quanto non ha il materiale per altre prestazioni;
– mancano i reattivi per il minilab;
– la risonanza magnetica su Vico del Gargano ha tempi di refertazione anche a 45 giorni;
– la cassa ticket di Vieste ha da anni seri problemi di connessione al portale telematico e di frequente non è in linea.
“La conseguenza di tale carenza di prestazioni e servizi – fa notare il Comitato – unita al depotenziamento dei P.P.I. comporta una grave compromissione del diritto alla salute e ciò non viene assolutamente accettato dalla popolazione viestana così come non dovrebbe essere accettata dal Comitato dei Sindaci del Distretto Sanitario e dalla stessa ASL”.
Nella lettera inviata dal Presidente Emiliano al Comitato poco prima dell’incontro di Vieste “si fa riferimento anche alla sottoscrizione del Presidio Territoriale di Assistenza (P.T.A.) che tra le altre cose prevede la sistemazione della palazzina e della pista di atterraggio dell’eliambulanza”. “Ci si chiede a che punto sono i lavori – sottolinea Disanti – visto che i fondi per tali strutture sono già stati stanziati da tempo. Si fa presente che il P.T.A. viene riproposto annualmente, ma il risultati sul territorio sono completamente assenti”.
“Questa volta pertanto non ci accontenteremo di vaghe rassicurazioni e promesse non mantenute” puntualizza il Comitato. “Stiamo infatti ancora aspettando le prestazioni specialistiche enunciate nella nota del 29.1.2016 a firma del direttore del distretto (vedi delibera Consiglio Comunale Vieste n. 9 del 2.2.2017), così come siamo ancora in attesa della promessa che ci fecero in data 11 aprile 2017 presso la Casa Comunale di Vieste l’Assessore al Bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il Responsabile alla Sanità il Dott. Giancarlo Ruscitti ed il Direttore Generale ASL Vito Piazzolla”.
In quella occasione “questi ultimi dichiararono pubblicamente, finanche agli organi di stampa, che a settembre ci sarebbe stato un nuovo incontro per delineare il futuro del P.P.I. di Vieste e Vico del Gargano e più in generale della sanità nel Distretto, ma nessuno è più tornato sul territorio ne tantomeno è stato formalizzato un atto pubblico rispetto a quanto sostenuto dal Presidente della Regione Puglia nella missiva inviata allo scrivente”.
“Questa volta – conclude l’avv. Disanti – chiediamo un Vostro concreto ed effettivo impegno per garantire tutti i servizi elencati e per garantire il mantenimento dei P.P.I. garganici in quanto vitali per una popolazione già disagiata che, tra l’altro, ospita nel periodo estivo in tutto il Distretto più di 3 milioni di presenze turistiche.
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