Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mag 24, 2012 Redazione Sport 0
Era il 24 maggio del 1992. A vent’anni da quella data oggi la Fifa celebra una partita che è entrata nella storia del calcio italiano, sigillando il primo scudetto degli “invincibili”. La squadra vittoriosa era il Milan che giocò con l’allora Foggia dei miracoli.
Con un lungo articolo, il governo del calcio mondiale dedica l’apertura del suo sito proprio a quella partita. Una gara che si disputò anche in un’atmosfera tragicamente surreale: 24 ore dopo l’attentato di Capaci che costò la vita al Giudice Giovanni Falcone, a sua moglie e a tre agenti della sua scorta.
L’articolo sul portale della Fifa ripercorre tutte le fasi della partita. Era l’ultima domenica di campionato. Il Foggia affrontava allo Zaccheria l’imbattibile Milan, già campione d’Italia con due giornate di anticipo. Restare imbattuto anche questa volta però per il Milan era un’impresa tutt’altro che scontata dato che il Foggia era in quel momento un’importante realtà del calcio italiano.
Quelli infatti erano gli anni di Zeman, della Zemanlandia e del grande Foggia. In porta c’era Franco Mancini e il primo tempo si concluse con i satanelli in vantaggio per 2 reti a 1 grazie ai gol di Signori e Baiano che fulminarono il portiere rossonero Sebastiano Rossi. Proprio lì iniziava il sogno dei tifosi pugliesi. Il Foggia era a un passo dal cambiare la storia. Il match però finirà in maniera completamente diversa.
Bastarono, infatti, i primi 15 minuti del secondo tempo per capire che il sogno foggiano si era già trasformato in un incubo. In poco tempo la situazione si capovolse completamente. Dopo la rete firmata Gullit che pareggiò i conti, andò in scena l’incredibile goleada del Milan, uno show che portò la squadra milanese alla conquista del suo dodicesimo scudetto della storia rossonera. Uno scudetto però diverso dagli altri vinti fino ad allora.
Con quella partita, infatti, il Milan divenne la prima squadra della storia a conquistare lo scudetto da imbattuta (anche il Perugia nel ’79 chiuse il campionato con zero sconfitte, ma si piazzò secondo e, per ironia della sorte, preceduto proprio dai rossoneri). Tra gli autori dei gol milanisti ci furono gli storici Marco Van Basten, Marco Simone e Diego Fuser. Quella fu anche l’ultima partita da calciatore per Carlo Ancelotti, che quel giorno appendeva le scarpe al chiodo, per poi intraprendere una proficua carriera da allenatore.
Alla storia come sempre s’intreccia la leggenda. Voci di spogliatoio raccontano che prima della sfida il presidente del Foggia, Pasquale Casillo, promise ai suoi giocatori un premio partita in caso di vittoria per poi ritrattare però alla fine del primo tempo, seminando la rabbia nei giocatori. Il malcontento fu tale che, sempre secondo indiscrezioni, l’undici rossonero, Beppe Signori, mise in atto una sorta di protesta.
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La Redazione
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