Ultimo aggiornamento 14 Aprile 2021 - 15:34
Set 10, 2014 Redazione Attualità 0
A quattro giorni dai nubifragi che si sono abbattuti sul Gargano, si contano i danni. Dalla Giunta della Regione Puglia arriva l’ok allo stato di calamità naturale.
Splende il sole ora nel Gargano, ma affinché la situazione torni alla normalità nelle località devastate dal cataclisma della scorsa settimana occorrerà molto tempo, in particolare a Peschici, a Rodi Garganico e a San Marco in Lamis.
Il bilancio dei danni stilato dalla prefettura di Foggia è pesante: 2 morti, il 24enne Antonio Facenna e il 70enne Vincenzo Blenxs, 1000 campeggiatori sfollati (40 sono ospitati in strutture ricettive, gli altri sono tornati a casa); 40 persone sono state evacuate a San Marco in Lamis, altre 15 famiglie a San Giovanni Rotondo. Il rione ‘Calena’ di Peschici è stato a lungo senza energia elettrica, così come alcune zone di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico, Vico del Gargano e Vieste.
In termini economici la Cia Puglia annuncia danni ingenti soprattutto per agricoltura e zootecnica. Secondo una prima stima della Coldiretti i danni subiti dall’agricoltura ammontano a 60 milioni: distrutti vigneti e coltivazioni di pomodoro, sommersi interi uliveti mentre numerosi allevamenti sono ancora irraggiungibili e molti animali risultano dispersi.
Stato di calamità. La giunta regionale pugliese ha approvato lo stato di calamità naturale in agricoltura per i danni provocati dall’alluvione e ha stanziato un milione e 300mila euro per i primi interventi urgenti nelle zone colpite. La giunta, inoltre, chiederà al consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza. Alle 17,30 di oggi è previsto l’arrivo, sul luogo del disastro, del ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina.
Gli uomini e i mezzi dell’esercito sono all’opera ormai da quattro giorni sul territorio. L’11^ gruppo guastatori di Foggia si sta concentrando sul ripristino della viabilità lungo le arterie principali e secondarie dell’area, ma sta anche fronteggiando le emergenze che ancora affliggono le popolazioni più colpite.
La polemica. Nel frattempo, divampano le polemiche su una tragedia che, per molti, poteva essere evitata se solo si fosse adoperata una maggiore accortezza nell’utilizzo del territorio. Mentre a Roma è in corso il tavolo tecnico, sul Gargano divampano accuse e rimpalli di responsabilità. Indici puntati sul dissesto idrogeologico e sui presunti compiti di bonifica.
Piogge eccezionali. Di certo la quantità di pioggia caduta sull’area non ha precedenti. Ecco i dati relativi ai millimetri caduti da lunedì 1 a sabato 6 settembre: 903mm a Falcare, 640mm a San Giovanni Rotondo, 544mm a San Marco in Lamis, 395mm a Chiancate, 393mm a Cagnano Varano, 350mm a Vico del Gargano, 328mm in Foresta Umbra, 325mm a Monte Sant’Angelo. Piogge che solitamente cadono in un intero anno nella zona e in molte altre province pugliesi.
Fondi Ue. Una buona notizia arriva da Bruxelles: il Governo destinerà «una parte importante delle risorse europee di coesione per il 2014-2020 al Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine di un convegno sulla biodiversità nella capitale belga, riferendosi ai danni provocati dalle forti piogge sul Gargano e in Veneto.
La Redazione
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