Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Dic 14, 2014 Redazione Attualità 0
Il Governo ha confermato la data del 26 gennaio come scadenza per versare l’Imu sui terreni, ma la “mini proroga” non risolve i problemi: la Cia di Puglia chiede l’annullamento dell’imposta.
Alla fine è arrivata, a poche ore dalla scadenza ordinaria, l’attesa proroga per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani. Il Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2014 ha infatti approvato il decreto legge che rende ufficiale il rinvio al 26 gennaio 2015 dei termini di pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani, che hanno perso l’esenzione in virtù del decreto ministeriale del 28 aprile. Una mini proroga che non risolve i problemi legati a questo ennesimo pasticcio fiscale.
Il decreto. La proroga per l’imponibilità dei terreni che perdono la caratteristica di essere “montani” si è resa necessaria dopo che il Ministero dell’Economia, Interno e Politiche agricole, lo scorso 28 novembre ha introdotto le nuove regole basate sull’altitudine della casa comunale, per stabilire se un terreno sia montano, e quindi esente da Imu, o meno.
I nuovi criteri. In base alle nuove regole i terreni agricoli possono avere tre trattamenti diversi ai fini Imu:
• esenzione totale, per i terreni situati in comuni con altitudine del centro superiore ai 600 metri;
• esenzione parziale, per i terreni siti nei comuni compresi tra i 281 e i 600 metri, solo se detenuti da coltivatori diretti o imprenditori professionali;
• pagamento integrale, invece, per tutti i proprietari di terreni nei Comuni con altitudine fino a 280 metri.
Cosa cambia ora. Con il nuovo decreto cambia radicalmente il sistema di individuazione dei comuni esentati dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani. Per intenderci, con le nuove regole molti proprietari di terreni che in passato non pagavano, adesso invece, ne saranno obbligati. Mentre nel precedente allegato, i comuni montani e collinari risultavano ben 3.524 comuni, con la nuova formulazione i comuni che potranno continuare a godere dell’esenzione Imu in modo totale o parziale scenderebbero drasticamente intorno a 1.500.
Entro il 26 gennaio 2015. Il decreto prevede il versamento in un’unica rata dell’imposta dovuta per l’anno 2014, entro il 26 gennaio 2015. L’aliquota dell’imposta è quella stabilita da ciascun Comune, ma in assenza di una previsione specifica all’interno della delibera, si dovrà applicare l’aliquota del 7,6 per mille. In ogni caso il Governo ha dichiarato di voler sfruttare la finestra temporale della proroga per studiare un meccanismo di imponibilità migliore, senza mettere a rischio il gettito programmato di 350 milioni, necessario per stabilizzare i conti pubblici.
In Puglia l’esenzione totale Imu prevista per i terreni agricoli nel 2013 riguardava ben 145 Comuni dei 258 totali. A seguito della revisione, l’esenzione totale sarà confermata solo in 17 comuni (aventi altitudine oltre i 600 metri) tutti in provincia di Foggia. In altri 39 paesi pugliesi, aventi un’altitudine compresa fra i 281 e i 600 metri, l’esenzione resterà in vigore, a condizione che i terreni siano posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Per i restanti 202 enti, con altitudine inferiore ai 281 metri, non è prevista alcuna esenzione.
CIA Puglia chiede l’annullamento. Il rinvio del versamento al 26 gennaio, per la Confederazione Italiana degli Agricoltori di Puglia, non è sufficiente:
“Per noi – dice Vito Scalera, vice presidente regionale della confederazione – l’unico provvedimento che deve prendere il governo è l’annullamento dell’Imu: sarebbe l’unica via d’uscita per evitare tensioni sociali già in atto tra agricoltori e cittadini. In Puglia da questa tassa ingiusta sarebbero colpiti 241 comuni su un totale di 258: un vero e proprio colpo per il mondo dei campi pugliese”. “Bisogna evitare – lancia l’allarme Scalera – un ulteriore aggravio di costi al settore primario. Il territorio va tutelato di certo non affossandoci, con duri sacrifici e amore per la terra, ogni giorno è presente sul territorio per sottrarlo a incuria e devastazione”.
La Redazione
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