Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Apr 05, 2018 Redazione Attualità 0
Da anni il più grande sindacato italiano non aveva una casa nel centro garganico. Sabato 7 l’inaugurazione, domenica 8 aprile iniziativa contro le truffe agli anziani
VIESTE (Fg) – Finalmente, a Vieste, riaprirà i battenti una sede della CGIL. L’evento sarà al centro di due giorni di iniziative: sabato 7 aprile, alle ore 18, il taglio del nastro e l’inaugurazione in via Chirurgo dell’Erba 22 con gli interventi di Maurizio Carmeno, Segretario Generale Cgil Foggia, e Gianni Forte, segretario generale SPI CGIL Puglia. Per la riapertura della sede Cgil, determinante è stata la volontà dei dirigenti dello SPI e della FLC di Capitanata.
Domenica 8 aprile, alle ore 10, nella sala conferenze dell’Hotel Falcone (Lungomare Mattei, 5), riprenderà la campagna di informazione e sensibilizzazione dello SPI CGIL contro i raggiri ai danni degli anziani.
Sarà presentata e distribuita la nuova edizione di NON CI CASCO, un pratico vademecum di autodifesa contro le truffe e i truffatori che prendono di mira gli over sessantacinquenni, le persone sole, i pensionati. Parteciperanno rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e la Polizia Municipale di Vieste.
L’incontro, presieduto dal coordinatore Cgil di Vieste, Mario Lorizio, sarà introdotto dai saluti del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti. A seguire, interverranno: Franco Persiano, segretario generale SPI Cgil Foggia; Vittorio Cucci, presidente provinciale AUSER; Maurizio Carmeno, segretario generale Cgil Foggia; Gianni Forte, segretario generale Spi Cgil Puglia.
La riapertura della sede Cgil e la nuova fase della campagna informativa e di prevenzione NON CI CASCO arrivano, non casualmente, dopo le iniziative di settembre e ottobre, quando a Vieste è arrivato il pullmino dei diritti, “NelloSPI”. Decine di anziani e giovani lavoratori hanno sostato davanti al pulmino in attesa del proprio turno. Durante le due giornate l’affluenza è stata continua.
Da quello che è stato riscontrato, chi si è rivolto agli esperti di Previdenza del patronato INCA – che hanno ricevuto le persone nell’ufficio mobile attrezzato – ha potuto verificare la rispondenza della propria pensione a quanto dovuto. Per il 75% degli utenti si è dovuto procedere a formulare domanda all’Inps per ottenere quanto dovuto (maggiorazioni sociali, assegni nuclei familiare, diritto alla 14esima, incongruenza dell’ammontare della pensione, ecc).
Le verifiche sono state utili anche per chi in pensione deve ancora andarci, a causa dei limiti imposti dalla Fornero che condizionano la vita delle persone, specialmente di chi fa lavori gravosi o ha avuto un percorso lavorativo segnato dalla precarietà. In Capitanata, ci sono circa166 mila pensionati. Il 66% di loro riceve pensioni minime, inferiori a 500 euro mensili. L’importo medio delle pensioni erogate in provincia di Foggia è pari a 616 euro. Sono quasi 94mila le donne pensionate, poco meno di 73mila gli uomini in pensione.
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