Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2021 - 16:52
Set 27, 2019 Redazione Attualità 0
La proposta, accompagnata da una corposa relazione, è stata approvata nell’ultimo Consiglio Comunale
Allontanare la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “P. Giannone” per incompatibilità ambientale. È quanto chiederà il Comune di Ischitella all’Ufficio Scolastico Provinciale, all’Ufficio Scolastico regionale e al Prefetto di Foggia. È questo il frutto della proposta, accompagnata da una corposa relazione, approvata dal Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria lo scorso 25 settembre. Una seduta che ha visto una numerosa partecipazione di cittadini, tra cui molte mamme, che hanno accolto l’esito del voto con applausi e apprezzamenti.
La proposta è stata approvata con 9 voti favorevoli e 3 astenuti. Ad esprimere parere favorevole, oltre ai membri della maggioranza (Guerra, Nobiletti, Merolla, Tozzi, Disciglio, Ventrella, Angelillis, De Cristofaro, assente Di Monte), anche il consigliere di minoranza La Malva del Movimento civico “Cambiamenti”. Astenuti invece D’Errico, Maiorano e Cilenti del gruppo di minoranza “Uniti per Ischitella”. Il capogruppo D’Errico infatti ha giudicato azzardata la scelta di chiedere l’allontanamento della dirigente, proponendo un tavolo tecnico tra tutte le autorità competenti utili a decidere sul caso.
La decisione dell’amministrazione però non sarebbe stata presa con leggerezza come ha spiegato in sede di Consiglio il sindaco Guerra. A queste conclusioni si sarebbe giunti dopo varie e travagliate vicende che hanno fatto emergere “un atteggiamento di chiusura della Dirigente scolastica” che “influisce negativamente su tutta la comunità ischitellana, mettendo in crisi non solo il rapporto scuola-famiglia e queste ultime con le istituzioni civiche, ma tutto il sistema didattico”. Vicende evidenziate nella relazione presentata al Consiglio comunale e letta nel corso della seduta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Ischitella, Valeria Disciglio.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato il decreto “senza numero e data, senza alcuna notifica al Comune di Ischitella” con cui la dirigente ha disposto il trasferimento dell’Ufficio del Dirigente e della Segreteria dalla sede centrale dell’Istituto di Ischitella alla sede della Scuola Primaria di Rodi Garganico. “A sostegno di tale provvedimento – si legge nella relazione – la Dirigente faceva riferimento ad un verbale di sopralluogo effettuato il 2 settembre 2019 dai Vigili del fuoco unitamente alla Dirigente e al Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ischitella, il quale inibiva l’accesso alla palestra e ai locali adiacenti, al bagno, al disimpegno, all’aula III B e al corridoio di congiunzione, disponendo altresì lavori di messa in sicurezza e di ripristino degli intonaci”.
In quell’occasione il Comune di Ischitella, d’intesa con la Dirigente, riferì che i lavori sarebbero stati effettuati in tempi brevi, compatibilmente con la disponibilità di un’impresa e con il reperimento delle relative risorse economiche. In ogni caso gli interventi necessari sono iniziati sabato 21 settembre e sono terminati martedì 24 settembre, facendo venire meno i presupposti alla base dell’emissione di quel decreto.
Questa vicenda però non sarebbe che l’ultimo atto di una storia iniziata, secondo gli amministratori, già all’indomani dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale. Una storia che, per usare le parole degli amministratori, “vede la Dirigente Scolastica impegnata in una pretestuosa disputa, dai non noti intenti, con questa civica amministrazione e, in definitiva, con tutta la comunità ischitellana da essa rappresentata”. È da allora che infatti la Dirigente avrebbe dato inizio ad una lunga serie di richieste riguardanti il plesso, “come se tutte le criticità del suddetto plesso fossero sorte all’improvviso da quel giorno”.
Nelle relazione vengono così elencati i numerosi interventi effettuati dall’amministrazione sul plesso dell’istituto tra i quali, per citarne alcuni, la sistemazione dei bagni “che versavano in condizioni fatiscenti dal punto di vista strutturale”; quella dei locali della mensa scolastica dove mancavano zanzariere, banchi e sedie; i lavori all’impianto elettrico; la manutenzione di porte e finestre “mai effettuata da decenni”; i lavori all’impianto di riscaldamento che “presentava delle grosse anomalie dovute alla pregressa mancata manutenzione ordinaria e straordinaria” fino ai più recenti lavori relativi all’ingresso della palestra, effettuati ad agosto 2019.
Ampio spazio della relazione viene poi dedicata alla palestra annessa all’edificio scolastico e di proprietà del Comune di Ischitella. Una questione spinosa che ha visto succedersi diverse fasi. La Palestra, in orari extracurriculari, era utilizzata dalla ASD Play Volley, società sportiva locale, per lo svolgimento di attività giovanili legata alla pallavolo e ai relativi campionati provinciali e regionali. Ad ottobre del 2018 però la società si è vista bloccare l’accesso per ordine della dirigente “la quale pretendeva preventivamente dalla associazioni sportive utilizzatrici della palestra il versamento di una somma per l’acquisto di prodotti per la pulizia, in forza di un regolamento interno del Consiglio d’Istituto che si contrapponeva al regolamento comunale e senza il preventivo consenso del Comune che era ed è l’unico ente deputato al rilascio di autorizzazione nei periodi e negli orari non destinati alle attività scolastiche”.
A nulla sarebbe servita la trasmissione alla dirigente scolastica del verbale di deliberazione del Consiglio Comunale, svoltosi poco dopo, in cui veniva ribadito come solo il Comune può stabilire eventuali tariffe. La situazione restò invariata nonostante l’intervento della Polizia Municipale e i Carabinieri. Nel frattempo, la società sportiva Play Volley fu costretta ad allenarsi e a svolgere attività agonistica nella palestra di Vico del Gargano. E purtroppo dopo anni di successo in ambito provinciale e regionale ha interrotto di fatto l’attività agonistica e ricreativa.
La situazione non sarebbe mutata neanche dopo la firma di un protocollo di intesa, a gennaio del 2019, tra genitori, dirigente, consiglio di istituto e amministrazione con l’impegno del sindaco ad eliminare tutte le criticità rilevate. Il protocollo non sarebbe mai stato approvato in sede di Consiglio di Istituto.
Dalla relazione emerge così l’impegno dell’Amministrazione a risolvere le problematiche relative alla scuola “affrontando nel passato numerose emergenze risalenti a decenni di disservizi e mancata manutenzione”. “E non mancherà certamente l’impegno nell’immediato futuro – precisano gli amministratori – con i lavori di manutenzione straordinaria del Plesso scolastico grazie al finanziamento di 550 milioni del Decreto del Ministero dell’Istruzione e dell’Università del 2017 (lavori già affidati per procedura aperta)”.
A fronte di tale impegno però l’amministrazione segnala “un atteggiamento di chiusura della Dirigente Scolastica, che non perde occasione di strumentalizzare gli eventi per creare disservizi e mettere in cattiva luce l’amministrazione agli occhi di tutta la popolazione che lamenta la mancata presenza fisica della Dirigente Scolastica per lunghi periodi di tempo”. Ultimo esempio la richiesta della dirigente la scorsa settimana di un certo numero di banchi in relazione all’aumento delle iscrizioni “quando la stessa dirigente avrebbe dovuto richiederli già all’atto delle nuove iscrizioni che avvengono a gennaio di ogni anno”.
Per questo l’amministrazione invita la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “P. Giannone” di Ischitella a revocare il decreto di trasferimento parziale degli uffici. E soprattutto chiede agli Uffici preposti, “vista e constata l’assoluta e conclamata incomunicabilità e lontananza con questa amministrazione comunale e con tutta la collettività da questa rappresenta, che la Dirigente scolastica venga allontanata per incompatibilità ambientale”.
La Redazione
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