Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ago 31, 2017 Redazione Cronaca 1
Le aree e i siti interessati dagli incendi sono situate nei comuni di Foggia, San Severo, Apricena, Serracapriola, Poggio Imperiale e Carpino
Foggia, San Severo, Apricena, Serracapriola, Poggio Imperiale e Carpino. E in questi comuni che si trovano le aree e i siti in cui rifiuti speciali venivano bruciati invece di essere conferiti presso i siti di smaltimento. A portare tutto a galla, dopo mesi di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, è stata l’operazione “Black Fire” condotta nella Provincia di Foggia dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia.
L’operazione ha portato all’arresto, eseguito all’alba di oggi, di un imprenditore di San Severo. Si tratta di Roberto Marino, 41 anni, titolare di due società di gestione rifiuti speciali: “Autotrasporti Marino Roberto” e “Marino srl”. Nell’inchiesta però ci sono altri sette indagati a piede libero, fra collaboratori dell’imprenditore e braccianti agricoli proprietari dei terreni in cui venivano bruciati o stoccati i rifiuti.
Marino, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti droga, reati contro il patrimonio e truffa, ai danni di persone come lesioni e minacce, oltre che per reati ambientali specifici come gestione illecita di rifiuti speciali, è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per combustione illecita di rifiuti speciali ed attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, tutto con la collaborazione di altre sette persone, indagate per i medesimi reati.
Nel corso dell’operazione sono stati posti i sigilli a un’intera azienda per la gestione rifiuti, sequestrati conti correnti bancari e automezzi pesanti per un valore totale di un milione e cinquecentomila euro, sia in relazione al reato ambientale che agli illeciti amministrativi conseguenti.
Le indagini sono partite a ottobre del 2016, grazie a una serie di accertamenti preliminari, effettuati mediante l’utilizzo di sofisticati programmi informatici di monitoraggio ambientale del territorio. Le successive indagini, costituite da servizi di osservazione (con videoriprese effettuate a distanza mediante telecamere ad infrarossi), acquisizioni documentali e consulenze ambientali, hanno fatto piena luce su un sodalizio criminoso dedito ad attività organizzate per il traffico illecito, consistenti nello smaltimento illecito di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti speciali riversati in aree agricole e siti non autorizzati e quindi fatti incendiare.
Nello specifico, i rifiuti speciali in balle, composti per lo più da materiale plastico e indifferenziato, frutto della raccolta differenziata effettuata nei comuni foggiani, venivano raccolti dalla società “Autotrasporti Marino Roberto” e trasportati presso il sito di stoccaggio della società per recupero rifiuti “Marino srl”. Poi però, invece di essere conferiti presso i siti di smaltimento, venivano trasportati di notte in siti agricoli situati nei comuni foggiani. Qui venivano immediatamente dati alle fiamme o trasportati e stoccati per qualche settimana in capannoni nella disponibilità degli indagati perché in comodato oneroso oppure occupati abusivamente perché abbandonati, per poi essere qui completamente incendiati.
Soltanto nei cinque mesi di indagini, da ottobre del 2016 a febbraio del 2017, sarebbero state abbandonate e poi bruciate nelle campagne dell’alto Tavoliere almeno 100mila tonnellate di rifiuti speciali: 500 tonnellate solo nel comune di Apricena. Tra questi interi stock di frigoriferi, plastica, scarti di legno, carta, vetro, pannolini. Il tutto al fine di risparmiare sui costi per lo smaltimento: 150 euro a tonnellata per il conferimento.
Secondo le stime i danni ambientali sono incalcolabili. Le indagini dei carabinieri e della DDA proseguiranno. Gli inquirenti non escludono che il capannone abbandonato in via Castelluccio a Foggia potrebbe essere riconducibile alle attività illecite.
Dic 07, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Dic 02, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Nov 05, 2021 0
Ott 14, 2021 0
Set 25, 2021 0
Set 16, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
IL CONTROLLO DEL TERRITORIO LO FA IL SENSO CIVICO DEI CITTADINI
LE FORZE DELL’ORDINE (CHIUSE NEI LORO CASTELLI) UNA VOLTA I CARABINIERI SAPEVANO TUTTO DI TUTTI ED ERANO OPERATIVI H 24 OGGI?? CON TUTTI I TAGLI FATTI E’ UN MIRACOLO SE LE STAZIONI CC SONO APERTE FINO ALLE 16 E LA FORESTALE??