Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Lug 18, 2020 Redazione Cronaca 0
I tre soggetti organizzarono nei minimi particolari un’estorsione in danno di un imprenditore che aveva subito il furto di un motocompressore. Si proposero così “benefattori” nella risoluzione del problema e il ritrovamento della refurtiva, chiedendo al proprietario di sborsare 3mila euro
I Carabinieri di Vico del Gargano e della Stazione di Carpino, il mattino del 17 luglio 2020, hanno arrestato un 43enne di Carpino, con precedenti di polizia, che in concorso con un 41enne di Rodi Garganico e un 49enne di Cagnano Varano, anche loro con precedenti di polizia, si sono resi responsabili del reato di estorsione.
Il gruppo, accordandosi, organizzò nei minimi particolari un’estorsione in danno di un imprenditore che aveva subito nel mese di marzo, nelle campagne di Carpino, il furto di un motocompressore di notevole valore, poi ritrovato abbandonato dalla vittima, che aveva corrisposto ai malviventi la somma di 3500 euro.
I Carabinieri di Vico del Gargano, da tempo, pongono particolare impegno nel contrasto al fenomeno dei furti di attrezzature, mezzi agricoli, bestiame e delle “estorsioni”, spesso non denunciate, in danno delle aziende agricole, anche di piccole dimensioni. Infatti l’avvenimento di tali reati provoca agli agricoltori perdite a volte incolmabili che possono portare alla chiusura dell’attività o allo sconforto di non riuscire a superare quel difficile momento economico.
E’ proprio attraverso il metodico servizio di monitoraggio del territorio e il costante contatto delle pattuglie con gli operatori nelle campagne dell’area garganica, che i Carabinieri hanno acquisito informazioni importanti sui soggetti malintenzionati che gestiscono i reati rurali, sin dal furto, per poi proporsi “benefattori” nella risoluzione del problema ed il ritrovamento della refurtiva.
L’approfondimento, scaturito dalle notizie raccolte, ha consentito di identificare un gruppo composto dai tre correi che, attraverso la forza intimidatrice derivante dalla conoscenza nell’ambito della comunità del loro spessore criminale, si poneva quale riferimento per far ritrovare, previo pagamento, quanto rubato.
Le risultanze investigative, hanno permesso di documentare l’azione specifica dei tre soggetti, che nel mese di marzo, gestendo il furto di un motocompressore, avevano richiesto al proprietario, minacciandolo, la somma di oltre 3 mila euro, per tornarne in possesso. Il mezzo è stato poi ritrovato abbandonato nelle campagne di Cagnano Varano.
La Procura della Repubblica di Foggia, che ha coordinato l’indagine, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 43enne di Carpino, ritenuto responsabile del reato di estorsione, in concorso con gli altri indagati.
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