Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 12, 2020 Redazione Cronaca 0
Il sindaco-medico: “Ospedali al collasso. La situazione può diventare drammatica anche a Carpino”. Prorogata la chiusura di tutte le scuole fino al 21 novembre. Didattica a distanza per gli alunni: “Gli studenti che non dispongono del computer possono farne richiesta”
Carpino (FG) – Il sindaco di Carpino, il dott. Rocco Di Brina, torna ad aggiornare la popolazione sulla situazione dei contagi da Coronavirus nel comune garganico. “Al momento nel nostro paese abbiamo 15 casi positivi al Covid-19 accertati attraverso il tampone” fa sapere il sindaco. “Tra questi ci sono persone asintomatiche, persone paucisintomatiche, qualcuno purtroppo è anche in ospedale, ma dall’ospedale mi giungono notizie di miglioramento della condizione clinica. Qualcuno è già in via di dimissione, qualcun altro man mano che trascorrono le ore sta migliorando le proprie condizioni generali. A tutti questi concittadini va la mia vicinanza nonché quella di tutta l’amministrazione”,
“Oltre ai 15 positivi accertati ci sono poco più di 20 persone in osservazione, tra persone che hanno avuto contatto con le persone positive ed altre in sospetto di infezione da Covid” spiega Di Brina.
A tal proposito il primo cittadino di Carpino invita tutti coloro i quali hanno avuto contatti diretti, ma anche indiretti, a mettersi in quarantena fiduciaria: “Questo è un passaggio estremamente importante. Gli ospedali sono al collasso. Ve lo posso testimoniare io che ci sono in ospedale”. “Il problema, infatti, si pone prima dell’ospedale – prosegue il sindaco-medico – e si pone nel blocco della diffusione dei contagi. Questo lo possiamo fare solo noi. Ognuno di noi che ha avuto contatto diretto o indiretto ha l’obbligo, morale se non legale, di mettesi in isolamento. Solo così possiamo bloccare la catena dei contagi”. “Anche per una febbre poco chiara – chiarisce Di Brina – nel sospetto non va fatto il tampone immediatamente. Il primo passaggio è invece mettersi in isolamento. Si avvisa il proprio medico curante che apre una procedura e il dipartimento di prevenzione dell’Asl attraverso le Usca o direttamente attraverso i propri medici si mette in contatto con ciascuno di noi e ci dice quello che dobbiamo fare”.
“Il tampone non è la soluzione del problema anche perché il tampone viene riservato, almeno fino ad oggi, alle persone che hanno contatti molto diretti con le persone positive o a persone che hanno sintomi che lasciano chiaramene intendere che quel soggetto può essere interessato da infezione da Coronavirus” precisa il sindaco.
Il dott. Di brina lo ribadisce: “Se vogliamo collaborare tutti, questa è la strada maestra: mettersi in isolamento. L’altra strada è quella di evitare assembramenti. Vi prego di restare a casa il più possibile”. Per questo il sindaco ricorda di aver emanato un’ordinanza che dalle ore 18 alle ore 22 vieta gli assembramenti in alcune zone frequentate del paese. Dalle 22 poi scatta quella prevista dal Dpcm.
Per quanto riguarda la scuola: “Come sapete – spiega Di Brina – ho emanato un’ordinanza che chiude le scuole fino a sabato 14 novembre, ma vi preannuncio, perché ho già parlato con il dirigente scolastico, che le chiuderò fino al 21 novembre”. A Carpino, quindi, scatterà una nuova ordinanza di chiusura di tutte le scuole, da quelle dell’infanzia alle elementari e alle medie fino al 21 novembre. Parlando sempre con il dirigente scolastico, si sarà in grado di garantire la didattica a distanza. Quei ragazzi che non dispongono di un computer, possono farne richiesta alla scuola perché la scuola è munita di computer ancora in numero sufficiente da poter fornire i ragazzi che eventualmente non lo hanno a disposizione”.
Da domani inoltre chiusi gli uffici comunali: “Vi prego di utilizzare i sistemi telematici o anche il telefono per mettervi in contatto con il personale che sarà ancora in presenza”.
“Vi prego cari concittadini – conclude Di Brina – ho l’impressione che forse stiamo sottovalutando il problema anche qui a Carpino. Non è il caso. Stringiamo i denti ancora per un po’ di giorni sperando di avere dei dati positivi per la fine di novembre e sperare almeno per il periodo natalizio di avere una forma di movimento un po’ più flessibile”.
“La situazione non è drammatica ma potrebbe diventarlo anche nel nostro paese. Se noi non prendiamo tutte le misure, tenuto conto che la nostra popolazione è per la grand parte costituita da anziani, possiamo trovarci in una situazione che potrebbe diventare drammatica. E allora non ci costa nulla rinunciare alla partitella o alla passeggiata. Oggi non costa nulla a nessuno. Vi esorto a restare il più possibile in casa e ad uscire solo per le strettissime necessità. Solo così possiamo sperare in mesi migliori, vi terrò aggiornati su quella che è la situazione ma oggi è importante rispettare le misure. Cerchiamo di restare a casa tutti. Osserviamo tutte queste regole e sono convinto che le cose andranno certamente meglio”.
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