Ultimo aggiornamento 19 Gennaio 2021 - 16:03
Ott 08, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
Legavano i pazienti ai letti, li trascinavano per terra e li abbandonavano nella sporcizia. Sono scene terrificanti quelle che gli inquirenti hanno visto nelle riprese video effettuate attraverso le telecamere nascoste nella Residenza sanitaria.
La clinica degli orrori, così com’è stata ribattezzata la residenza sanitaria ‘Villa Flora’ di Montaquila, in provincia di Isernia, ospitava 180 persone, più di quante erano state autorizzate: malati psichiatrici e anziani non autosufficienti che pagavano 1200 euro al mese di retta.
“Come un lager”. Dall’inchiesta coordinata dalla Procura di Isernia sono emersi particolari raccapriccianti: gli ospiti, secondo quanto appurato dai Nas, venivano fatti completamente denudare e messi in fila nel corridoio per accedere alle docce e ai servizi igienici, “in violazione della loro dignità”. Alcuni di loro venivano immobilizzati con lacci legati ai letti, altri dormivano senza materasso o su lenzuola sporche.
“Le persone venivano sedate e tenute per giorni chiuse a chiave nelle loro stanze, in mezzo agli escrementi e con la minaccia di percosse” ha spiegato il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano che ha paragonato la clinica ad Auschwitz raccontando anche della promiscuità tra maschi e femmine: “Venivano lavati nello stesso bagno – ha detto Albano – e asciugati con le lenzuola sporche”.
Arrestati e indagati. Finora sono 32 complessivamente gli indagati. Tredici le persone arrestate con l’accusa a vario titolo di sequestro di persona, lesioni, percosse ed abbandono di incapaci. Ad eseguire, dalle prime ore di stamane, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Isernia, su richiesta della Procura, i Carabinieri dei Nas di Campobasso, Napoli, Bari, Salerno e Foggia con il supporto dei colleghi dell’Arma.
In manette anche il sindaco. Sono coinvolti medici, fisioterapisti, operatori sanitari, sociali e amministrativi della residenza, per le «gravi condotte a danno di incapaci e anziani indifesi». In manette anche il sindaco di Montaquila, Francesco Rossi, amministratore della clinica. A lui il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari è stato notificato in un ospedale di Napoli dove è ricoverato da giorni. Tra gli arrestati ci sono infermieri, operatori socio-sanitari e un medico.
Le indagini sono partite un anno fa, dopo la segnalazione dei familiari di un paziente che presentava segni sul corpo. Un’articolata attività di accertamenti ha permesso ai Carabinieri del Nucleo antisofisticazione guidati dal comandante Antonio Forciniti di raccogliere prove sulle segregazioni e maltrattamenti a cui venivano sottoposti gli ospiti da parte degli infermieri e operatori socio-sanitari della clinica.
La Redazione
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