Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2021 - 16:52
Dic 04, 2020 Redazione Notizie, Salute 0
Questa la scelta del ministro per la Salute, Roberto Speranza, nonostante l’Istituto superiore della sanità, nella bozza del monitoraggio settimanale (23-29 novembre), inserisca ancora la Puglia tra le regioni a “rischio alto” assieme a Sardegna e Calabria
La Puglia cambia colore e da domenica 6 dicembre diventa zona gialla. L’ordinanza è stata firmata questa sera dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Insieme alla nostra regione, passano da area arancione ad area gialla anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
Si rinnovano le misure restrittive vigenti relative alle regioni Abruzzo (rossa), Basilicata (arancione), Calabria (arancione), Lombardia (arancione) e Piemonte (arancione).
Il passaggio della Puglia da zona arancione a gialla era nell’aria tanto che sia il presidente della Regione, Michele Emiliano, che l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, avevano ipotizzato questa possibilità. La scelta del ministro per la Salute arriva nonostante l’Istituto superiore della sanità, nella bozza del monitoraggio settimanale (23-29 novembre), inserisca ancora la Puglia tra le regioni a “rischio alto” assieme a Sardegna e Calabria e arriva nello stesso giorno in cui la regione fa registrare 72 morti in un giorno: mai così tanti da inizio emergenza.
Non mancano però alcuni dati confortanti. Migliora rispetto ai giorni scorsi la percentuale dei tamponi positivi su quelli processati: 14,97 per cento contro una media che andava oltre il 18%. Per il terzo giorno consecutivo cala il numero dei ricoveri: oggi sono 1.823 contro i 1.847 di ieri.
Non migliora invece il dato che arriva dalle terapie intensive: 42 nuovi ricoveri oggi, il numero più alto, con la Puglia seguita dalla Lombardia con 36 nuovi ingressi. Complessivamente sono 227 i pazienti pugliesi nelle rianimazioni.
Cosa cambia in Puglia da domenica 6 dicembre, ovvero dal giorno in cui entrerà in vigore la nuova colorazione: riapriranno bar e ristoranti fino alle 18; ci si potrà spostare tra comuni e verso altre regioni, purché gialle; resterà il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino; i negozi saranno aperti fino alle 21. Nelle giornate festive e prefestive saranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole. L’autocertificazione servirà soltanto durante la fascia oraria del coprifuoco.
Non sono comunque consentiti, in ogni luogo e momento della giornata, né gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. Possono restare aperti oltre le 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade (autogrill), negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, proprio come avveniva già in zona arancione.
Il commento del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “La Puglia è in zona gialla. Questo significa che il nostro sistema sanitario ha retto l’ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila i nuovi contagi, quando in tutta la prima ondata erano stati poco più di 4mila. Ha retto grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera, che ci ha consentito di allargare man mano che ne abbiamo avuto necessità i posti letto, moltiplicando i reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti covid, l’area medica e i posti letto cosiddetti post acuzie.
Sicuramente è un segnale incoraggiante essere tra le regioni italiane classificate in area gialla, ma questo non vuol dire affatto che il pericolo sia superato: dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione e rispettare le regole di prevenzione, perché il virus circola e va in ogni maniera contenuto, come lo stesso Istituto superiore di sanità ci dice di fare a causa dell’ancora elevato numero di contagi. Resta il dolore per un numero di morti assolutamente elevato e non ci consola il fatto di essere in media con le altre regioni italiane.
Siamo in zona gialla soprattutto grazie all’organizzazione sanitaria che pur avendo tante cose da migliorare e correggere, in virtù dello straordinario lavoro di uomini e donne che da 9 mesi non hanno tregua alcuna, ha consentito alla Puglia di avere sino ad oggi una evoluzione simile a quella di altre regioni italiane con un sistema sanitario in partenza più forte del nostro. Sostenere l’impatto del covid con migliaia di unità di personale in meno la cui assunzione ancora oggi non ci viene consentita e con centinaia di milioni di euro in meno che non ci vengono erogati dal sistema sanitario nazionale è davvero un’impresa. Ma la Puglia come vedete non ha mollato mai”.
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