Ultimo aggiornamento 11 Aprile 2021 - 15:42
Ott 06, 2015 Redazione Politica 0
Il governatore della Regione Puglia fa chiarezza sull’ipotesi del taglio di ospedali: “Se ci sono problemi contabili non risolvibili, sono disposto anche a prendere decisioni radicali”.
Dopo l’annuncio shock lanciato a Foggia, durante l’inaugurazione della nuova sede della Camera di Commercio, il presidente della Regione Puglia chiarisce lo stato di salute della sanità pugliese. Ma le sue nuove parole sembrano non bastare ad addolcire la pillola, anzi.
Il futuro della sanità in Puglia, stando a quanto spiegato da Michele Emiliano, appare tutt’altro che roseo:
“Si prefigura nella sanità un buco consistente, che oscilla tra gli 80 e i 100 milioni di euro – ha spiegato oggi l’ex magistrato alla stampa a margine della seduta del Consiglio regionale. “Se non ci sono altri mezzi per rimediare, è chiaro che l’alternativa non potrà che essere quella di immaginare la chiusura progressiva di alcuni ospedali”.
Il governatore barese torna così sullo spettro del taglio dei presidi ospedalieri pugliesi. Un’ipotesi però è da scartare con sicurezza: il commissariamento della sanità.
“Non posso accettare questa idea” ha tenuto a precisare Emiliano che fa il punto della situazione anche sull’efficienza degli ospedali pugliesi.“Al momento ci sono 14 ospedali che fanno più dell’80 per cento del lavoro: gli altri sostengono il lavoro di questi ospedali con costi elevati”.
Il buco prospettato nella sanità secondo Emiliano è causato in parte dall’utilizzo di farmaci ad alto costo per il contrasto all’epatite C, ma anche da altre questioni che al momento sarebbero oggetto di analisi.
“Dobbiamo rimediare a questa falla. Dobbiamo esaminare la questione nei dettagli ma rimane il fatto che anche il piano di riordino vigente prefigura questa possibilità proprio al fine del contenimento dei costi”.
Emiliano spiega che per questo sarà avviata da subito una consultazione con i sindaci, sindacati, gli organismi delle professioni sanitarie.
“Una consultazione che è orientata a ciò che il governo ci ha indicato come principale elemento di sforamento della spesa pubblica. E cioè il problema della appropriatezza che in Puglia è molto grave”. “Perché – ha detto ancora – noi abbiamo la spesa farmaceutica più alta di Italia. E se riuscissimo a riportarla al livello delle altre regioni avremmo risolto il problema del buco che si prefigura”. “A quel punto – ha precisato – gli ospedali non sarebbero oggetto di una manovra di bilancio ma di un ragionato esame che consentirebbe di valutare volta per volta, con maggiore tranquillità”.
“Ma – ha concluso – se ci sono problemi contabili non risolvibili, sono disposto anche a prendere decisioni radicali perché sono stato eletto per fare il presidente e non per accontentare l’opinione pubblica. Non per essere rieletto”.
La Redazione
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