Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 10, 2016 Redazione Politica 0
Lo scorso 7 marzo a Ischitella, l’assessore regionale alle politiche agricole, Leonardo Di Gioia, ha incontrato i sindaci del Gargano e cittadini per parlare delle nuove opportunità del PSR 2014/2020 della Puglia
I nuovi assi finanziari 2014-2020 in agricoltura (FEASR) e nella pesca (FEAMP) come una grande opportunità per il futuro del Gargano. Questi i temi al centro dell’incontro pubblico che lunedì 7 marzo si è svolto a Ischitella e che ha visto come ospite e principale relatore l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia.
Ad organizzare l’iniziativa il neo costituito “Movimento Civico Comunale” di Ischitella. Coordinatrice del gruppo civico, che vede nell’assessore regionale Di Gioia il suo esponente di punta, è Lucrezia Cilenti, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze Marine del CNR di Lesina, alla quale sono andati gli auguri per un buon lavoro da parte del sindaco di Ischitella, Pietro Colecchia:
“Credo che per la prima volta nella storia di Ischitella – ha precisato Colecchia – è stata assegnata ad una donna la segreteria di un gruppo civico, questo per intendere che il futuro è donna e che è fatto di persone che hanno a cuore la crescita di questo paese. Questo è un gruppo che va al di là delle bandiere e dei colori politici perché non è più tempo di ideali ma è tempo di realizzarli”.
L’incontro pubblico è stato preceduto da un tavolo tecnico, svoltosi nella sede comunale di Ischitella, che ha riguardato in particolar modo i problemi che attualmente affliggono la laguna di Varano e che per questo ha coinvolto, oltre al sindaco di Ischitella, anche i sindaci di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci, e di Carpino, Rocco Manzo.
Il primo a ringraziare l’assessore Di Gioia per la sua disponibilità, non poteva che essere il sindaco della cittadina che ha ospitato l’incontro:
“Con Leo Di Gioia abbiamo già fatto un bel percorso insieme. Oggi, grazie al suo impegno, Ischitella e gli altri comuni del Gargano, potranno avere un grosso finanziamento. Pensate ai 2 milioni e mezzo di euro per le Strade rurali a Ischitella. Quante volte siete venuti a bussare alle porte del Comune per chiedere che le vostre strade dissestate venissero giustamente sistemate. Ora siamo nelle procedure di appalto e possiamo mettere in esecuzione circa 2 milioni e mezzo di sistemazione. Adesso dobbiamo sforzarci insieme di realizzare progetti chiari e fattibili per il futuro. In questo l’assessore regionale ci dà una mano, ma il compito nostro è lavorare insieme. Questa parte di Gargano Nord vuole lavorare in rete, non possiamo essere slegati uno dall’altro”.
Sulla stessa linea il sindaco di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci:
“Grazie all’impegno di un assessore regionale che tiene al territorio anche Cagnano ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro per sistemare le strade rurali. Trovare delle risposte da parte di assessori e anche da parte di Emiliano per noi amministratori è fondamentale perché non ci sentiamo soli nell’azione di governo. Siamo certi che anche nella prossima programmazione si troveranno le risorse per far decollare questo territorio che ha grandi risorse e potenzialità. Ora è necessario che i comuni del Gargano lavorino insieme perché anche la programmazione va in questa direzione. Chi riuscirà a fare rete, avrà più possibilità di pescare dei fondi”.
Soddisfatto per l’operato finora svolto da Di Gioia anche il sindaco di Carpino, Rocco Manzo:
“Siamo contenti perché abbiamo la possibilità per i prossimi 4 anni di interagire con l’assessore alla regione puglia. In tanti anni non abbiamo avuto questa possibilità. Confermo quanto detto dai colleghi, che grazie all’assessore siamo riusciti ad ottenere dei finanziamenti importanti che riguardano le strade rurali. Ora mi auguro che si vada avanti in modo unitario e non in modo singolo. Si parta dal presupposto di avere un’idea di sviluppo economico e turistico del Lago di Varano. Il Comune di Carpino guarda allo sviluppo della pesca ma anche dell’agricoltura. Ci aspettiamo tanto da questi fondi comunitari per lo sviluppo di tutto il nostro territorio”.
Ad accogliere però Di Gioia non sono stati solo i primi cittadini dei tre comuni bagnati dal Lago, ma anche le amministrazioni di altri comuni garganici come Vico del Gargano e Peschici. Michele Sementino, sindaco di Vico del Gargano, ringraziando l’assessore regionale di Gioia per l’impegno sulle strade rurali, ha garantito la sua disponibilità a partecipare a tutti i tavoli tecnici che riguarderanno il territorio.
A sostenere la sinergia tra più comuni del Gargano per uno sviluppo concreto del territorio anche il sindaco di Peschici, Francesco Tavaglione:
“Quella che si è avviata è una stagione nuova che vede i comuni camminare insieme al di là delle ideologie. Le ideologie possono essere ampiamente superate, ma non perché vengono meno gli ideali che in ognuno di noi sono sempre vivi e rappresentano la stella polare della propria azione politica-amministrativa, ma perché ad essi bisogna abbinare il pragmatismo di chi amministra e di chi deve scendere in mezzo alla gente, capirne i problemi e trovare le soluzioni. Il territorio cresce se siamo assieme. Se ognuno di noi continuerà a pensare alle problematiche che riguardano il proprio territorio, credo che saremo tutti più deboli”.
Presente all’incontro anche il vicepresidente della Provincia di Foggia, Rosario Cusmai, che ha sottolineato l’importante evoluzione della figura degli amministratori.
“Prima gli amministratori erano statici, ora sono dinamici perché occorre correre e fare di più con poche risorse. La pagina bella che però si sta scrivendo è la possibilità di vedere tanti sindaci insieme che vanno oltre i colori politici. Negli anni precedenti abbiamo perso tanto tempo nelle battaglie di parte o di partito. Ora non è più così. Non si guarda più alla parte politica, ma agli interessi della comunità e dei cittadini. Prima di tutto deve venire il territorio”.
Ad introdurre l’intervento dell’assessore Di Gioia sul tema portante dell’incontro, la coordinatrice del Movimento Civico di Ischitella, Lucrezia Cilenti:
“Vorrei ringraziare l’assessore Di Gioia per il suo impegno profuso negli ultimi anni sia come assessore regionale al bilancio che ora come assessore alle politiche agricole della Regione Puglia. Ritengo che l’unione dei comuni, dalla porta del Gargano che è Lesina fino a Vieste, possa portare ad un distretto unico del Gargano, con una politica unica, con degli obiettivi unici. Abbiamo talmente tante possibilità e opportunità da sviluppare che dobbiamo solo rimboccarci le maniche e operare senza falsi campanilismi”.
Cruciale è stata la premessa con cui l’assessore regionale Di Gioia, di fronte al numeroso pubblico che ha riempito la sala dell’ “ex cinema Giannone”, ha aperto il suo intervento:
“Ischitella è un luogo a me caro e familiare – ha esordito Di Gioia – e con i suoi amministratori ho stabilito un rapporto stretto che non è più solo politico, ma anche umano. Lo stesso vale per tutti i sindaci che oggi sono qui, sindaci che ho visto crescere, soffrire in alcuni casi, ma che ho visto anche gioire quando poi sono riusciti a dare quelle risposte, quel supporto morale e materiale che i cittadini si aspettano”.
“Chi fa l’assessore regionale – ha precisato Di Gioia – deve avere però una visione di insieme. Non è per il fatto che io sia di Foggia che a questo territorio è dovuto qualcosa”. “Oggi deve essere chiaro che, di fronte a risorse limitate, così come sono limitate le risorse pubbliche, si riesce a stabilire un utilizzo compatibile solo dove ci sono amministrazioni locali in grado di programmare il proprio futuro. L’idea di avere più sindaci all’interno di questo progetto rappresenta una grande opportunità per il Gargano, questo posto bellissimo che non dobbiamo decantare tra noi”.
L’assessore regionale foggiano ha spiegato così quanto sia importante, ai fini dello sviluppo dell’intero territorio, la condivisione degli obiettivi da parte di più comuni del Gargano:
“Questa opportunità si coglie individuando le giuste dotazioni finanziarie e sviluppando temi che siano più adatti a questo territorio e che cerchino di tenere assieme non quei comuni vicini per gli ideali politici, ma quei comuni che semmai vivono un’omogeneità di problemi a cui serve un’omogeneità di risposte. Questo è il compito che noi dobbiamo assegnare alla classe dirigente”.
Riguardo ai fondi assegnati ai comuni del Gargano per il ripristino e l’ammodernamento delle strade rurali dopo i danni dell’alluvione:
“Noi non abbiamo regalato niente. Noi abbiamo sfidato queste amministrazioni. Nel mese di agosto abbiamo chiamato i sindaci invitandoli a sviluppare progetti nell’arco di un mese per utilizzo di risorse in tempi brevissimi. Questa classe dirigente ha raccolto questa sfida e oggi i nostri sindaci devono festeggiare per essere stati capaci, nel mese più complicato per un territorio come il Gargano, di mettere insieme tecnici interni ed esterni alla struttura amministrativa che hanno prodotto dei documenti di qualità tale da consentirci di attribuire quasi 18 milioni di euro nel giro di un mese ad un territorio che diversamente avrebbe perso questa opportunità”.
Fatta questa importane premessa, l’assessore ha esposto le linee guida del PSR 2014-2020 spiegando quello che nei prossimi mesi tutte le amministrazioni, a più livelli, sono chiamate a fare in tre settori specifici e fondamentali per l’economia del territorio.
Agricoltura. Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale per la Puglia, adottato dalla Commissione Unione Europea il 24 novembre 2015, ha in sé una dotazione finanziaria di 1.64 miliardi di euro, in grado di generare investimenti di oltre 2,1 miliardi di euro per la crescita del settore agroalimentare.
Le risorse messe a disposizione dal programma, come ha spiegato Di Gioia, puntano sulla valorizzazione delle colture biologiche e delle colture seminative e sull’innovazione tecnologica, affinché gli agricoltori non coltivino soltanto con metodi tradizionali, ma coniughino la tecnologia per ottimizzare la produzione. Sono disponibili anche “dotazioni per la differenziazione del reddito agricolo affinché agli agricoltori non facciano reddito solo attraverso l’agricoltura, che è legata agli eventi meteorologici, ma anche per esempio attraverso la costruzione di masserie didattiche, agriturismi, e realizzando anche un’offerta turistica collegata alla qualità del prodotto”. Ci sono poi delle misure per la promozione, perché “non basta coltivare, ma bisogna anche saper commercializzare e vendere attraverso un’educazione al marketing e tutte le tecniche moderne esistenti”.
Per garantire un proficuo utilizzo di queste risorse però, ha spiegato l’assessore Di Gioia, il settore agroalimentare pugliese dovrà cimentarsi in numerose sfide nei prossimi anni:
“Al di là delle risorse a disposizione, l’obiettivo del nuovo piano di sviluppo rurale è quello di fare dell’agricoltura uno strumento di aggregazione affinché ogni agricoltore veda il terreno vicino non come un concorrente ma come un alleato – ha spiegato Di Gioia – qualcuno con cui unirsi per caratterizzare il proprio prodotto e venderlo oltre i soliti confini”. “Noi abbiamo l’esigenza di tenere assieme i produttori, quindi saranno finanziate di più e meglio quelle forme aggregate di organizzazioni di produttori, organizzazioni interprofessionali e i consorzi”. “Oggi l’agricoltura pugliese è chiamata alla sfida della qualità, diminuendo forse in parte le quantità prodotte, ma aumentando i livelli di salubrità e dei valori nutrizionali, portando questi prodotti a prezzi più alti. Si deve puntare sui marchi, si deve sapere ciò che viene prodotto qui, perché il prodotto può essere considerato di alto livello nell’alimentazione. Occorre fare in modo che questa identificabilità tra prodotto e territorio diventi un motivo che spinga il turismo, che stimoli le persone non solo a mangiare ciò che produciamo, ma anche a venire a vedere dove vengono realizzate le nostre produzioni migliori”.
Settore forestale. Un’altra opportunità fornita dal nuovo PSR riguarda le foreste e i boschi pugliesi, demanio dello Stato trasferito alle Regioni, ma anche demanio comunale.
“E’ un’economia non sviluppata appieno. Su questa materia lo stesso piano di sviluppo rurale destina moltissime risorse per la manutenzione, per la messa in sicurezza, per la vivibilità e anche per costruire delle filiere produttive. Io penso all’agro energia, ovvero all’idea, con tutti i regolamenti del caso, che si possa individuare l’auto approvvigionamento come un modo per abbattere i costi di gestione di riscaldamento non solo al livello personale, ma con delle filiere che possono costituire anche un’opportunità importante per la questione dell’energia. Questa è una sfida che si sta portando avanti con tutte le difficoltà legate alle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche, ma c’è l’opportunità di studiare come eventualmente valorizzare questo asse. Credo che comuni come Vico del Gargano, o tutti quei comuni che vanno fino a Monte Sant’Angelo, che hanno un entroterra interno consistente in foreste si debbano interrogare su come interloquire con la regione per la parte gestita da Arif, e su tutta quella parte di ricchezze che possono rientrare nel piano di sviluppo rurale. Questa è una cosa che stiamo cercando di valorizzare anche con i consorzi di bonifica”.
Pesca. L’altro asse finanziario (FEAMP 2014-2020 Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) illustrato dall’assessore Di Gioia riguarda la pesca, un comparto altamente strategico per l’economia del Gargano, ma che negli ultimi anni sta affrontando diverse difficoltà.
“In Italia l’intera dotazione dei fondi per la pesca, tra parte europea e parte ministeriale e regionale, è di circa 990 milioni di euro. Dei 500 milioni di euro che la commissione europea dà, circa la metà sono detenuti dallo Stato per svolgere alcuni funzioni in via autonoma. Le regioni hanno conservato per sé circa 288 milioni di euro di cui la regione Puglia ne utilizza 45 milioni oltre la dotazione privata, arrivando quasi a raddoppiare questo stanziamento. Noi dovremo utilizzare queste risorse su tanti assi. In particolare ci saranno molte possibilità per la formazione, perché le professioni legate anche alla pesca sono spesso in disuso. Ci sono poi i temi dell’innovazione, la creazione delle reti, la diversificazione del reddito. E poi c’è il tema dell’acquacoltura, che in termini di risorse gestite dalla regione, rappresenta la parte più importante. Proprio per quanto riguarda il Lago di Varano si hanno buone disponibilità di risorse a condizione che, come impone la Comunità Europea, i nostri utenti siano quelli che regolarmente detengono le concessioni e che regolarmente sono conosciuti al fisco”.
Riguardo proprio all’acquacoltura nel lago di Varano, per l’assessore Di Gioia attualmente esiste “una difficoltà di fondo perché questa attività viene praticata in maniera non del tutto in conformità ai regimi concessori”.
“L’ente pubblico deve alimentare invece un’economia che genera un valore aggiunto. Questo territorio ha così un’altra occasione che è quella di regolarizzare l’utilizzo del lago in maniera semplice e chiara conforme a quello che i comuni stabiliranno, senza che la teoria del più forte o del più furbo possa danneggiare l’intero sistema. Se stabiliamo un’economia virtuosa, la regione è disponibile ovviamente anche a fare investimenti su quello che è il settore della conservazione e della rigenerazione dell’ecosistema complessivo del lago”.
A dimostrazione dell’importanza dell’esercizio regolare dell’attività della pesca, l’assessore ha riportato l’esempio delle calamità naturali:
“Se andassimo a fare una valutazione delle calamità naturali legate alle asfissie dei mesi estivi, e lo stiamo pure facendo – ha spiegato l’assessore foggiano – tutti quelli che non sono in regola non potranno entrare in questo meccanismo, tutti quelli che hanno dichiarato redditi che non sono reali non concorrono al ristoro del danno perché non si riesce a quantificare il danno se non in rapporto a qualcosa che si aveva prima. Bisogna capire che unirsi in cooperative non significa rinunciare ad una parte del proprio reddito, ma significa mettere in comunità un rischio di impresa, sviluppare assieme una prospettiva e un’attività che può diventare patrimonio della famiglia. Io credo che questa sfida non solo si possa raccogliere ma anche vincere”.
L’attività dei GAL. Durante l’incontro Di Gioia ha affrontato anche il tema della ripresa delle attività dei GAL pugliesi (Gruppi di Azione Locale):
“Dobbiamo riscrivere le regole per una parte del PSR che si chiama “Misure Leader” che è dotata di circa 150 milioni di euro per i Gal. L’intero Gargano assommerà al Gal anche il Gac (Gruppo di Azione Costiera). Queste nuove agenzie, che i sindaci contribuiranno a costruire insieme alle camere di commercio, alle associazioni di agricoltori e di pescatori e a tutte le associazioni partenariate delle camere di commercio e ai soci privati, hanno l’obiettivo di gestire contemporaneamente un po’ di fondi per la ruralità e un po’ di fondi per la pesca. Questi interventi varranno assieme 10-12-14-16-milioni di euro a seconda di come verrà scritto il progetto e di come si classificherà nel reparto dei fondi. Accanto a queste dotazioni, il Gal diventerà una vera e propria agenzia di sviluppo territoriale. Potrà attingere agli altri fondi comunitari, potrà diventare un centro studi a supporto dei comuni. Su questo naturalmente si aprirà un confronto. Abbiamo immaginato che tutti i comuni devono avere la stessa quota, ma che tutti possano esprimere almeno un rappresentante nel consiglio d’amministrazione. In questo modo potranno da un lato orientare lo sviluppo di un territorio, dall’altro cogliere le opportunità della pianificazione”.
Infrastrutture e telecomunicazioni. Tema dell’incontro anche lo sviluppo sul territorio della connessione a banda ultralarga:
“Nei giorni scorsi – ha spiegato a riguardo Di Gioia – abbiamo fatto una delibera per la rete ADSL. Grazie ai fondi dell’agricoltura, abbiamo costruito le condizioni per portare la linea a 30 Megabit in tutti i comuni al di sopra dei 6mila abitanti in Puglia. Portare i 30 Megabit in questi comuni significa costruire centraline da cui poi si potrà diramare il segnale anche negli altri comuni con progetti specifici o con progetti dedicati o all’interno delle sperimentazioni”.
Alla luce dell’intervento dell’assessore regionale Di Gioia sulle priorità indicate dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale e sulle tante opportunità da cogliere e sfruttare per uno sviluppo concreto del territorio, si prospettano nuovi e significativi scenari nel Gargano per il prossimo quinquennio:
“Io lancerò questa sfida in ogni luogo della Puglia – ha concluso Di Gioia – sperando che nella mia terra, la terra degli affetti e dei momenti più belli, ci siano persone di buona volontà che prendano a cuore il proprio territorio e che, anche in tempi in cui la politica non dà il buon esempio si sappiano fare carico delle istanze complessive di tutti. Esiste un modo disinteressato per impegnarsi nelle cose pubbliche, che sicuramente s’intreccia con l’ambizione, col fatto di sentirsi protagonisti, con la gratificazione personale, ma che comunque è un gesto di generosità, perché la politica è impegno e generosità soprattutto se fatta in comuni piccoli come questi, da persone che non hanno stipendi grandi da far valere quando sono amministratori, ma che quando vengono a Bari raccontano i problemi che affliggono anche ogni singolo cittadino”.
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Pina D’Errico
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