Ultimo aggiornamento 23 Gennaio 2021 - 14:37
Dic 12, 2017 Redazione Politica 0
Per il Movimento civico “CambiaMenti”, guidato dal consigliere di minoranza Leonardo La Malva, “il risultato di 6 mesi di amministrazione Guerra non può che definirsi palesemente negativo”.
ISCHITELLA – “Nuova Giunta, vecchi vizi”. Questo è il titolo provocatorio con cui il Movimento civico “CambiaMenti” guidato dal consigliere di minoranza Leonardo La Malva apre il suo intervento sulla questione TARI in merito alle “cartelle pazze” ricevute dai cittadini del piccolo paese garganico che stanno inasprendo gli animi di tutti.
“La monnezza è il principale demonio da esorcizzare tra i molteplici mali che affliggono il paese”, asserisce il movimento, ritenendola una delle cause scatenanti delle gravi difficoltà finanziarie che interessano il cittadino e, in maniera marcata, le attività commerciali.
Continua il Movimento: “Il risultato di sei mesi di amministrazione Guerra non può che definirsi palesemente negativo”.
Emerge, dunque, una nota di biasimo rivolta alla Giunta incapace, secondo il gruppo civico CambiaMenti, di rispondere prontamente ai danni causati dall’amministrazione Colecchia, dal momento che, approvando il Capitolato dell’Appalto Speciale il 27 Aprile 2015 con sei voti favorevoli (Colecchia P., D’Errico G., Merolla G., Blenx G., Ciccomascolo A., Falco A.) e due contrari (Basile V. e Guerra C.) ha condannato i cittadini a pagare i surreali importi riportati negli avvisi di pagamento pervenuti in queste settimane.
Il Movimento coglie poi l’occasione per ricordare ai cittadini che proprio il settore tributario e, in particolar modo l’ecotassa, è stato il cavallo di battaglia in campagna elettorale dell’amministrazione Guerra, episodio che ha suscitato non poche perplessità all’interno del gruppo: “Perché non si è intervenuti tempestivamente, così come è stato fatto per la revoca e la rideterminazione della procedura delle strade rurali e dei relativi lotti assegnati? Non si è potuto procedere quanto meno per tamponare il problema? Deduciamo che sono state utilizzate troppe energie per scavalcare la legge Delrio in merito alla questione sulla parità di genere. Se Colecchia ha la responsabilità politica e morale dell’assegnazione dell’appalto, la giunta Guerra ha la responsabilità deontologica di sollevare la popolazione dal suddetto salasso”.
Il gruppo conclude il suo intervento con una proposta incalzante: “L’immediata revoca e rideterminazione della delibera commissariale 2017 causa dell’aumento delle tariffe applicate”.
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