Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 17, 2018 Redazione Politica 0
In vista delle elezioni amministrative a Vico del Gargano c’è chi ipotizza la stessa formula nazionale della coalizione di destra-centro che ha fatto vincere le elezioni generali: “I numeri ci sono, i candidati pure, la vittoria è sicura”
Nonostante la giostra degli incontri giri vorticosamente per dare una nuova amministrazione al comune di Vico del Gargano, poco filtra dallo stretto riserbo e dallo sviamento furbesco con il quale si incarta e si mimetizza la materia amministrativa.
La “pausa di riflessione” nella quale si è chiusa la candidata sindaco dell’UdC, l’avv. Raffaella Savastano, dopo la lettura dei risultati, apre un inedito scenario dentro il quale si montano e si smontano formule e combinazioni fra le più ardite. Il mio interlocutore, che non vuole essere citato, parte a testa bassa: “Non è più tempo di rivoluzionari e sinistri; per Vico ci vuole la stessa formula nazionale della coalizione di destra-centro che ci ha fatto vincere le elezioni generali. I numeri ci sono, i candidati pure, il programma lo affiniamo, la vittoria è sicura. La formula Forza Italia, Lega di Salvini, Fratelli d’Italia, Centro è la giusta miscela che farà muovere il motore di Vico del Gargano. Con noi si applica alla lettera la rottamazione del vecchiume politico. Gente nuova, idee nuove, programma nuovo.”
In effetti i numeri ci sono, se riferiti al voto generale. La coalizione di destra-centro è stata votata da 1982 cittadine e cittadini; se a questa cifra aggiungiamo il risultato dei 5 Stelle con un sonoro 988 voti, voti al momento in libertà, ma che certamente non simpatizzano con le ammucchiate vecchie e soprattutto nuove, allora tutto questo mette in fibrillazione i già candidati sindaci ponendoli di fronte al dilemma: proseguire o morire.
Notti agitate, al cardiopalmo e sogni da incubi vengono raccontati da più parti. Le minacce di nuovi e vecchi trombati volano nell’aria primaverile come le rondini. Riadattare al risultato del voto generale liste e candidati non è impresa facile. Questo avvantaggia chi ancora deve pesare le nuove candidature, fra volti nuovi e vecchie conoscenze, un passo di lato per fare spazio a coloro che si sono attribuito voti e competenze.
Gli ingredienti per questa esplosiva miscela sono nelle mani della vice-sindaco Tiziana Casavecchia, del giovane Daniele Cusmai, nelle mani dell’avv. Luigi Palmieri. Se il voto delle elezioni generali è, e resta, il primo degli indicatori da pesare, da questa responsabilità non si può fuggire. Non ci resta che aspettare.
Michele Angelicchio
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