Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 22, 2020 Redazione Politica 0
Il dottor Di Brina parla ai suoi concittadini in qualità di sindaco e di medico. Il Comune va incontro alle difficili situazioni economiche delle famiglie: “Includeremo nel nostro bilancio delle misure straordinarie”
Carpino (FG) – Questa mattina il sindaco di Carpino, Rocco Di Brina, è tornato a parlare ai suoi concittadini e lo ha fatto in una duplice veste: quella di primo cittadino e quella di medico. Di Brina infatti è urologo presso gli Ospedali Riuniti di Foggia.
Da sindaco, con un video pubblicato su FB, invita prima di tutto i cittadini a continuare ad osservare in maniera scrupolosa le regole, uscendo di casa solo se strettamente necessario, una persona per famiglia, cercando di non fare la spesa tutti i giorni.
Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che si stanno adoperando con tanto sacrificio per affrontare l’emergenza, Di Brina riferisce di essere quotidianamente in contatto con il Dipartimento di Prevenzione della Asl, con la Prefettura e con i medici curanti e conferma la notizia tanto attesa dai suoi concittadini: “A Carpino, continuiamo a detenere il primato di non avere al momento nessun contagio da Coronavirus. Garantisco che stiamo seguendo alla lettera tutti i protocolli. Ci sono persone in quarantena, i più sono in quarantena volontaria, e vi assicuro che abbiamo anche effettuato dei tapponi, che per nostra fortuna sono risultati negativi”.
Per questo il sindaco invita i cittadini “a non creare falsi allarmismi, a non andare dietro alle voci di strada a non spaventarci allorquando sentiamo una sirena di un’ambulanza e pensare che si tratti necessariamente di un caso di Coronavirus”. “Ogni evenienza, se dovesse presentarsi – spiega Di Brina – sarà affrontata nella maniera giusta così come prevedono i protocolli”.
Di Brina ricorda inoltre il contenuto dell’ordinanza emessa ieri: “Vengono vietate alcune circostanze, tra le altre quella di impedire ai venditori ambulanti di altri comuni di venire a Carpino. Resta il divieto del mercato quindicinale, ma viene disposto che gli esercizi commerciali possano restare aperti anche nei giorni festivi, almeno per la mattinata, evitando così il sovraffollamento durante i giorni della settimana”.
“Il comune resta a disposizione almeno per un paio d’ore al mattino ma – precisa il sindaco – vi prego di recarvi in comune solo per strette necessità. Utilizzate gli strumenti telematici a vostra disposizione”.
Il sindaco tranquillizza i cittadini anche in merito ad eventuali scadenze fiscali: “Ribadisco a tutti voi di non allarmarvi se avete delle scadenze tributarie, fiscali più in generale, con il comune perché non ci sarà nessuna persecuzione, capiamo benissimo il momento”.
E, a questo proposito, il sindaco annuncia importanti novità: “Ho parlato con i miei collaboratori e con tutta l’amministrazione: allorquando ci accingeremo ad approvare il bilancio di previsione, noi includeremo nel nostro bilancio delle misure straordinarie, quale per esempio l’ulteriore dilazione del pagamento della Tari, la cui prima rata normalmente scade a maggio, spostando la scadenza di qualche mese. Così come per esempio prevederemo un allargamento delle fasce esenti dall’addizionale comunale IRPEF, forme di sanatoria che possono venire incontro a tutti voi che potete avere qualche pendenza fiscale con il Comune. Il nostro orientamento è quello di aiutare tutti i nostri concittadini e venirvi incontro rispetto alle difficili situazioni economiche ancora più aggravate da questa epidemia”.
Tolti i panni di sindaco, Di Brina parla ai cittadini in qualità di medico, fornendo importanti informazioni in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus nel territorio foggiano.
“Nella nostra Provincia – spiega il dottor Di Brina – ad oggi ci sono 190 casi di positività al Coronavirus su un totale di 675 della Regione Puglia. Vi è un incremento quotidiano, ma l’incremento, come dicono gli epidemiologi, i fisici e i matematici, non è esponenziale ma costante. In questo tipo di crescita si intravede qualche speranza, ma non bisogna mai abbassare la guardia”.
Come medico del Riuniti di Foggia, che ogni giorno si confronta con i colleghi del Pronto Soccorso, delle Malattie Infettive e della Terapia Intensiva, il dottor Di Brina si dice fiducioso: “Intanto abbiamo a che fare con numeri ancora gestibile e speriamo che possa essere così anche in futuro, grazie a tutte le misure messe in campo, definite del ‘distanziamento sociale’”.
“Ci sono tante persone che vengono dimesse perché guariscono – dice Di Brina – tanti altri ancora che potrebbero essere dimessi persino prima, ma vi è il problema della cosiddetta ‘dimissione protetta’ rispetto alla quale ci stiamo attrezzando. Significa che un malato guarito che non ha più sintomi – chiarisce il medico – non è detto che non abbia più il virus e quindi è ancora contagiante. Ecco perché i parenti non vengono a prenderlo né il paziente intende essere dimesso. Allora ci si sta organizzando per accompagnarlo in strutture preposte, in maniera tale da liberare altri posti in ospedale che possono servire per altri malati”.
Inoltre, aggiunge Di Brina “al Riuniti di Foggia, ma anche a Casa Sollievo della Sofferenza sono stati aumentati i posti di terapia intensiva e quelli covid 19 e qui vorrei ringraziare il direttore generale del mio ospedale, il dottor Vitangelo Dattoli che insieme alla sua amministrazione sta svolgendo veramente un lavoro straordinario. Un ringraziamento anche al direttore generale della ASL, il dottor Piazzolla e il direttore sanitario con i quali mi interfaccio quotidianamente”.
“Da martedì – spiega Di Brina – negli ospedali Riuniti di Foggia ci saranno a disposizione 31 posti di terapia intensiva e 14 ve ne saranno a San Giovanni Rotondo, nell’ospedale di San Pio. Sempre da martedì nell’ospedale di Foggia ci saranno 100 posti di degenza per i Covid e 90 a Casa Sollievo della Sofferenza”.
“Quindi complessivamente nella nostra provincia siamo ben attrezzati e, se i numeri non dovessero esplodere, con questa organizzazione dovremmo essere in grado di far fronte a questa emergenza. Insomma, io sono abbastanza fiducioso: vedo contagi ma vedo anche tanti guariti”.
“Qualcuno purtroppo non ce l’ha fatta – aggiunge Di Brina – spesso in queste circostanze vi erano delle importanti patologie concomitanti tanto da fare quell’importante differenza tra ‘morire di Coronavirus’ o ‘morire con Coronavirus’”. “Con questo – precisa DI Brina – non intendo sottovalutare assolutamente, ma si stanno utilizzando tutte le risorse umane, professionali medici, infermieri, stiamo utilizzando delle tecnologie molto avanzate. Insomma, stiamo affrontando questa emergenza non proprio disarmati”.
Il vero problema per il sindaco è un altro ed “è quello di evitare che il numero dei contagi si allarghi e conseguentemente che il numero di persone che avranno bisogno dell’ospedale possa aumentare. Allora l’ospedale va praticamente ad ingolfarsi e quindi non potrà più accogliere tutti coloro i quali ne avranno necessità. È qui che scatta la responsabilità di ognuno di noi”.
“E allora ancora un po’ di sacrifici cittadini consapevoli che i sacrifici di oggi serviranno per uscirne prima, serviranno anche da insegnamento per affrontare una vita più bella e migliore per tutti domani” conclude il sindaco di Carpino.
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